Cortina. Temperature alte, manca la neve: Granfondo, salta l'arrivo a Fiames

Cortina. Temperature alte, manca la neve: Granfondo, salta l'arrivo a Fiames
CORTINA (BELLUNO) - Mal comune, mezzo gaudio. Le temperature decisamente primaverili stanno sconquassando il mondo dello sci che conta. König Ludwig Lauf in Germania e...

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CORTINA (BELLUNO) - Mal comune, mezzo gaudio. Le temperature decisamente primaverili stanno sconquassando il mondo dello sci che conta. König Ludwig Lauf in Germania e Transjurassienne in Francia, granfondo di livello, e le celebri discese libere di Garmisch-Partenkirchen (donne) e Chamonix (uomini), hanno tutti alzato bandiera bianca con l’annullamento per mancanza di neve e per le temperature troppo alte. Dobbiaco-Cortina cambia pelle, diventa Dobbiaco-Dobbiaco, perché fino al prossimo weekend sono attese ancora temperature anomale.

LA SCELTA

Anche Igor Gombač, vicepresidente del comitato organizzatore e responsabile dell’evento per la parte ampezzana, ieri mattina è stato sul percorso nella parte terminale dopo Cimabanche: «Abbiamo avuto un incontro con i tecnici del comune e il battitore delle piste - sottolinea il vice presidente Igor Gombač - e valutando la situazione abbiamo registrato che la pista dopo sabato e domenica è stata intaccata dalle temperature alte. Venerdì si sciava ancora bene, ma poi il weekend l’ha “distrutta”».

AL SOLE

«Le parti soleggiate sono impraticabili. Per innevare questo pezzo dalle gallerie all’arrivo di Fiames ci vorrebbe troppo tempo. Ciò che ci ha reso molto perplessi per garantire la neve fino all’arrivo sono anche le previsioni dei prossimi giorni, che con temperature minime mai sotto lo zero vanificherebbero comunque gli sforzi di innevamento. Non ci siamo persi d’animo, avevamo un piano B nel cassetto, che è già stato usato in passato. Da Cimabanche dunque si torna verso Dobbiaco e si farà l’arrivo alla Nordic Arena, con ristoro a Cimabanche». La distanza rimarrà immutata, forse un chilometro in più. Sono in corso ulteriori sopralluoghi per rendere la gara in classico di 42 km e quella in skating di 35 km ancora più avvincenti con qualche salita peraltro già utilizzata da Ski Classics. Gli organizzatori sottolineano che si sia voluto dare priorità alla sicurezza. In effetti il risicato strato di neve rimasta di notte in alcuni punti ghiaccia e le parti non soleggiate sono davvero pericolose, soprattutto per gli amatori meno avvezzi alle piste veloci e in discesa.

IL PERCORSO

Così la gara da Dobbiaco sale verso San Candido, ritorna verso la Nordic Arena, s’incanala lungo la Valfonda e sale fino a Cimabanche sulla destra orografica del fiume (sulla sinistra salendo lungo la statale in direzione Cortina), per poi ridiscendere al di là del fiume e portarsi nuovamente a Dobbiaco con il finish alla Nordic Arena. Sicuramente una gara affascinante, manca la classica ciliegina sulla torta, quella che tutti i partecipanti, soprattutto stranieri, si aspettavano, l’arrivo a Cortina. Norvegia, Svezia e Germania sono le tre nazioni straniere più rappresentate, quasi alla pari, e sono aree dai flussi turistici interessanti. Dal territorio teutonico arriva il favorito di questa gara, Thomas Bing, leader della speciale classifica Climb di Ski Classics. Le iscrizioni si stanno infittendo in queste ultime ore, come è prassi soprattutto per gli atleti più in vista. Facile prevedere che al via ci saranno circa 1500 concorrenti. Le gare di sabato e domenica rientrano nel prestigioso circuito Ski Classics Challengers e per questo avranno una visibilità televisiva importante, mentre Rai conferma per lunedì 12 una sintesi di 30 minuti.

IL PRECEDENTE

La Granfondo Dobbiaco-Cortina era nata quasi per caso in un aprile particolarmente nevoso del 1977 che aveva fatto scattare la scintilla ai suoi ideatori Alfredo Dibona ed Herbert Santer, e ora è lanciata verso il mitico traguardo delle 50 edizioni. Nell’attesa, è pronta alle mille emozioni che solo lo sci di fondo e uno scenario unico come quello del suo territorio fanno provare. © riproduzione riservata

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Il Gazzettino