Per chi soffre di scompenso cardiaco la medicina arriva direttamente a casa. Ecco come funziona il telemonitoraggio

Per chi soffre di scompenso cardiaco la medicina arriva direttamente a casa. Ecco come funziona il telemonitoraggio
UDINE - È stato presentato questa mattina, luendì 16 gennaio, nella sede del Distretto sociosanitario di via San Valentino il progetto di telemedicina rivolto...

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UDINE - È stato presentato questa mattina, luendì 16 gennaio, nella sede del Distretto sociosanitario di via San Valentino il progetto di telemedicina rivolto alle persone che soffrono di scompenso cardiaco non grave. Si tratta di un sistema di telemonitoraggio domiciliare tramite la piattaforma 'TeleCare Connect' e la relativa Centrale operativa a cura di alcuni medici di medicina generale volontari. Un progetto che intende sviluppare «una sanità sempre più vicina alle persone e per il superamento delle disuguaglianze, sociali e territoriali». Queste le parole del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione dell'iniziativa. Presenti anche il sindaco di Udine Pietro Fontanini e il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale Denis Caporale.

Una modalità, quella della telemedicina, già conosciuta nelle zone montane della nostra regione. «Le aree metropolitane e quelle meno popolate della nostra regione hanno esigenze e necessità diverse» ha continuato il vicegovernatore «di conseguenza, l'applicazione di questa modalità di assistenza a distanza è tarata e centrata per essere il più possibile efficace e risolutiva, nella necessità giornaliera e con continuità». «Se prima della pandemia avessimo avuto la possibilità di utilizzare questa modalità di 'relazione' tra paziente e medico, avremmo affrontato il duro momento del Covid-19 in maniera diversa».

Il progetto vede il coinvolgimento e la collaborazione dell'erogatore del servizio di assistenza infermieristica domiciliare per conto del Distretto, attraverso il contratto già attivo con l'Ati Elleuno Life Cure. «È indispensabile ripensare l'organizzazione del Sistema sanitario regionale a livello territoriale ed è quanto stiamo facendo, spesso in silenzio, ormai da tempo, anche tramite l'attivazione, reale, di strumenti di 'sanità digitale', che rappresentano un'opportunità irrinunciabile per fornire un servizio sanitario in linea con l'epoca che stiamo vivendo» ha sottolineato il vicegovernatore.

 

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Il Gazzettino