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ALPAGO - Un passo avanti «in modalità spinta», come dice il Commissario Dal Ben, nella medicina di prossimità dedicata a persone fragili e anziani con problematiche croniche ormai in continuo aumento. In Alpago parte ora una sperimentazione. Con decisa intenzione dell'Ulss 1 Dolomiti di esportarla sull'intero territorio grazie a 80 kit: un corredo di strumentazioni - nello specifico 4 elettrocardiografi, 4 sonde ecografiche senza fili, 4 spirometri portatili, 4 impedenziometri, del costo di 200mila euro - che servono per misurare i parametri vitali. Arriveranno tra poco ed entro l'autunno, dopo una due giorni di “formazione” per chi dovrà poi utilizzarli, verranno destinati tutta la provincia, rivolti a persone che stanno a casa propria o a strutture che ospitano anziani.
L’IDEA
Scopo di fondo del progetto è «gestire la patologia nel luogo di residenza» come sintetizza Dal Ben.
IL PERCORSO
Il percorso parte, dunque, dal paziente in Rsa che, nel caso con la telemedicina si evidenzi una gestione non soddisfacente, nel giro di 48 ore viene portato direttamente in ospedale, in osservazione breve intensiva (Obi) senza necessità di passare per il Pronto Soccorso (altro obiettivo, secondario, dell'operazione telemedicina è diminuire gli accessi in Pronto Soccorso). Dopo le dimissioni si passa al controllo normale con teleconsulto. L'avvio della progettualità sta in una delibera datata 21 dicembre 2023 quando la direttrice delle risorse umane, Rosanna Zatta, ha affidato a Gianfranco Conati l'incarico di promuovere e gestire le politiche sanitarie e sociosanitarie per gli anziani, in modo omogeneo su tutto il territorio aziendale. «Conati si è preso l'impegno di lavorare sulla telemedicina, sviluppando il progetto che mira a raggiungere gli anziani dove abitano» spiega ancora Dal Ben. Fa eco il primario: «Sono a Belluno dal 2001. Ho accettato con entusiasmo, mettendoci qualche idea, anche perchè mi sento in debito con la gente bellunese che mi ha dato tanto». Va precisato che l'acquisto di questi dispositivi («a ciclo chiuso») destinati al Servizio di assistenza domiciliare, è in arrivo grazie ai fondi del Pnrr. Ieri a dare dimostrazione è stato lo stesso primario.
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Il Gazzettino