Rovigo. I furbetti della spazzatura hanno le ore contate: arrivano telecamere, fototrappole e multe

ROVIGO - Sacchi della spazzatura abbandonati, sporcizia all’aria aperta a ridosso dei cassonetti nelle isole ecologiche, rifiuti abbandonati per strada: l’introduzione...

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ROVIGO - Sacchi della spazzatura abbandonati, sporcizia all’aria aperta a ridosso dei cassonetti nelle isole ecologiche, rifiuti abbandonati per strada: l’introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, con il porta a porta nei quartieri e i cassonetti dotati di calotta apribile solo con la tessera personalizzata nel centro storico della città, ha prodotto, oltre ai risultati apprezzabili dell’aumento della differenziazione dei rifiuti, anche una certa quantità di rifiuti lasciati al di fuori dei relativi contenitori.


INCIVILTÀ

Il fenomeno è evidente ed è sotto gli occhi di tutti: spesso i sacchi sono lasciati, come detto, proprio negli spazi delle isole ecologiche, fuori dai cassonetti. Ma gli abbandoni avvengono un po’ ovunque, tant’è che Ecoambiente ha potenziato i servizi di raccolta, provvedendo a svolgere dei giri extra rispetto a quelli ordinari, proprio per mantenere il decoro urbano. I furbetti della spazzatura, però, «hanno le ore contate». A dirlo è l’assessore alla Polizia locale Giorgia Businaro, che annuncia l’arrivo di una stretta sui controlli, con tanto di multe per i trasgressori, perché «il periodo di tolleranza concesso ai cittadini per prendere dimestichezza con il nuovo sistema di raccolta rifiuti è finito».

IL CONTROLLO

Adesso, insomma, si passa alla repressione dei fenomeni di abbandono dei rifiuti. E questo grazie alla rete di telecamere installate sul territorio comunale, dal centro alle frazioni. «Abbiamo sistema di sorveglianza composto da 106 apparecchi, tutte funzionanti - spiega Businaro - distribuiti tra il centro e le frazioni, ma prevalentemente nei nuclei urbani, molte delle quali sono puntate proprio sulle isole ecologiche. Inoltre stiamo lavorando per mettere in funzione delle fototrappole che potrebbero essere collocate nelle zone meno sorvegliate, dunque più nell’ombra».
Proprio grazie alle telecamere puntate sui cassonetti, per l’amministrazione sarà facile individuare e identificare, tramite il comando di Polizia locale, gli autori degli abbandoni dei rifiuti che non si curano del decoro e dell’igiene pubblica, e preferiscono lasciare i sacchi di immondizia in giro per strada invece che usufruire del servizio a disposizione di tutti i cittadini. Per la Polizia locale, una volta individuati gli autori degli abbandoni, il passo successivo è la compilazione del verbale e l’emissione delle sanzioni. «Le multe - aggiunge Businaro - in alcuni Comuni arrivano fino a 500 euro». Abbandonare i rifiuti, insomma, potrebbe costare molto caro.

IL PROBLEMA GOLENE

Più complessa è la questione della sorveglianza delle aree golenali. «Quelle zone - chiarisce l’assessore all’Ambiente Dina Merlo - non sono di competenza del Comune, per questo serve una convergenza con gli enti che gestiscono gli argini, come il Genio civile anche perché, in alcuni casi, c’è un problema di accessibilità».

È sempre l’assessore Merlo a ricordare che anche Ecoambiente ha messo in campo l’ispettore ambientale per arginare il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti. Ma si sta parlando di una sola persona cui è affidato il compito di sorvegliare l’intero territorio di Rovigo e nel caso cogliesse in flagrante uno dei tanti furbetti, potrebbe al massimo compilare un verbale, il quale viene poi inviato alla Polizia locale per l’emissione della relativa sanzione. Per quanto riguarda il sistema di fototrappole, invece, l’amministrazione ha già stanziato i fondi per installarle, ma alcuni nodi di natura burocratica devono essere sciolti. Uno di questi è la valutazione dell’impatto sul diritto alla privacy dei cittadini che richiede una procedura particolarmente complessa. In altri Comuni ci sono, in ogni caso, quindi è fattibile.
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Il Gazzettino