Commedia dell'Arte. A Vicenza un festival per tornare comunità

Commedia dell'Arte. A Vicenza un festival per tornare comunità
Un festival di teatro popolare a Vicenza con la Commedia dell'Arte come protagonista. È dedicata alla grande tradizione della scena italiana la quinta edizione di Be...

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Un festival di teatro popolare a Vicenza con la Commedia dell'Arte come protagonista. È dedicata alla grande tradizione della scena italiana la quinta edizione di Be Popular, curata da Stivalaccio Teatro. «Arlecchino ci insegna che per quante bastonate ti percuotano, arriva sempre il momento di rialzarsi dicono i curatori di Stivalaccio Teatro - e la Commedia dell'Arte è sopravvissuta ai secoli, alle censure, a editti reali e pestilenze. Vogliamo ripartire dall'infanzia del teatro, perché proprio come fanciulli stiamo imparando nuovamente a stare insieme, a riappropriarci dell'essere comunità».


IL PROGRAMMA

La prima serata vede protagonisti Nora Fuser e Giorgio Bertan con Bricola e Regina, quattro ciacole in panchina, con due anziane maschere veneziane a ciacolare sulla propria vita e giovinezza. A seguire i franco-italiani CIE Prisma Teatro presentano Scaramuccia, che attorno alla figura del soldato fanfarone sviluppa uno spettacolo brillante e ritmato con dieci attori sul palco. Mercoledì Pulcinella di Mare di Gaspare Nasuto, burattinaio e scultore, che lavora sull'improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico. In seconda serata la compagnia I Nuovi Scalzi propone La ridiculosa commedia. Il 19 agosto Luca Franceschi porta in scena Essere o non essere, confrontandosi con i più grandi monologhi di Shakespeare. A seguire Otello rivisitato da Carlo Bosso e interpretato dalla Compagnie Romantica tra canto, pantomima e gioco di maschera. Il 20 agosto Panta Rei propone L'amore delle tre melarance, trama ricca di intrighi che reinterpreta il canovaccio di Gozzi, seguita da Don Chisciotte tragicommedia dell'arte di Stivalaccio Teatro. Dal 20 al 22 agosto Stivalaccio presenta in prima assoluta Full Metal Ginger nel giardino del Teatro Olimpico, raccontando la giornata tipica di una atipica clownessa a tempo pieno che si adatta al mondo moderno. Il 21 agosto Paolo Papparotto porta il suo Arlecchino e la Dolce Marianna, ovvero la truffa di Capitan Latrouffe con le maschere della Commedia dell'Arte e poi torna Stivalaccio con Romeo e Giulietta, l'amore è saltimbanco. L'ultima giornata, domenica 22 agosto: Fondazione Atlantide porta in scena Studio per Titus, la dolorosissima tragedia romana, adattamento di Piermario Vescovo alla tragedia di Shakespeare, e chiude Commedia, commedia! di Lorenzo Bassotto e l'Accademia Strumentale Italiana.

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Il Gazzettino