Taxi multato: transitava "fuori turno" in canale con un turista disabile a bordo

Alcuni taxi in transito nel trafficato Rio Novo a Venezia
VENEZIA - Per risolvere gran parte dei problemi di moto ondoso basterebbe che i limiti di velocità fossero fatti rispettare in modo ferreo. Ma poiché non è...

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VENEZIA - Per risolvere gran parte dei problemi di moto ondoso basterebbe che i limiti di velocità fossero fatti rispettare in modo ferreo. Ma poiché non è così, si preferisce chiudere i canali principali al traffico. È il caso di rio Novo, stra-utilizzato in passato perché consente di “tagliare” il canal Grande e ora chiuso a buona parte dei mezzi. Anche in modo poco razionale, stando a quello che è accaduto a un tassista una settimana fa: è stato multato in rio Novo perché “sorpreso fuori turno” a transitare da piazzale Roma a San Zaccaria con un disabile a bordo.



TURNO E MULTE
«È vero che i taxi fuori turno non possono transitare per rio Novo – spiega il tassista - ma fuori turno significa che si rientra alla base. Io ero in attività e lo avevo comunicato preventivamente al Comune come sempre. La trovo veramente una cosa assurda: io ho una licenza comunale taxi ottenuta col bando del 2011, quando era stata posta come condizione che tutte le barche fossero dotate di pedana mobile per il trasporto di carrozzelle o persone a ridotta mobilità. E allora, a cosa serve la pedana se non posso portare clienti quando questi hanno bisogno?. E sa qual è l’assurdo? Che tutte le licenze della gronda lagunare per rio Novo possono passare a qualsiasi ora. Il sindaco - conclude - dice spesso che ci vogliono persone di buona volontà. Aggiungerei anche di buon senso».
L’alternativa in quel caso sarebbe stato prendere il canale della Giudecca, con una persona a bordo sensibile allo sbattimento dovuto alle onde.
L’avvocato Jacopo Molina, che segue molto spesso le vicende dei tassisti acquei, annuncia già l’invio di una memoria difensiva al Comune per chiedere l’annullamento del verbale. In alternativa, è pronto a presentare ricorso.

RICORSO 
«Il motivo è abbastanza semplice - spiega - per la legge un taxi non può svolgere attività fuori turno. Per legge può fare semmai turno ordinario e turno integrativo, da comunicare preventivamente agli uffici. E in questo caso ne era stata data comunicazione e quindi il taxi era in turno. Un taxi fermato in costanza di servizio, secondo me, non solo ha un profilo di illegittimità, ma configura anche una possibile interruzione di pubblico servizio».

Il problema delle limitazioni del rio Novo è che i taxi poi si riversano in altri canali molto più stretti per evitare di fare giri troppo larghi: rio di San Polo e rio dei Carmini. E la conseguenza è che un tratto della fondamenta dei Carmini sta crollando proprio di fronte al collegio armeno. Così, un passaggio oggi e uno domani, la situazione, soprattutto sul tratto della scalinata, è tale che parecchi blocchi in pietra d’Istria si sono già staccati e sono finiti sul fondo del rio e altri sono in procinto di staccarsi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino