Spritz e caffè vicino alla chiesa «Togliete subito quei tavolini»

I tavolini del bar a due passi dalla chiesa hanno indignato qualche fedele che ora protesta per la prossimità
Prendere il caffè o bere l’aperitivo sul prato della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Prendere il caffè o bere l’aperitivo sul prato della chiesa di Lentiai? Per alcuni cittadini e parrocchiani questo appare sconveniente e poco riguardoso. Quasi una profanazione. Ma il prato in questione è comunale. La legge che permette l’estensione di plateatici a causa dell’emergenza Covid-19 è nazionale, ed è stata declinata a livello comunale. Da parte sua il parroco, don Luca Martorel, preferisce non commentare. Il terreno non è della parrocchia e quindi non resta che tenere un atteggiamento ecumenico. La titolare del bar Canton, Elena Fugazza allarga le braccia: «Certamente dispiace che a qualcuno possa dare fastidio. Non si può accontentare tutti. Una persona è venuta un giorno e si è fatta portavoce, cosi mi ha detto, di pensieri anche di altri. Per il resto io sento solo complimenti per come abbiamo sistemato». L’allargamento dei plateatici è stata una delle tante disposizioni che il Governo ha emanato per andare incontro alle esigenze dei pubblici esercizi, nei quali fosse più facile creare assembramenti. Allargando quindi gli spazi esterni, distanziando i posti a sedere, si limita il rischio del contagio da coronavirus.  «Parliamo di tre tavolini e due ombrelloni, arredi per i quali ho investito anche del denaro, proprio perché non rovinassero l’estetica. Tra l’altro prima c’erano due panche». Dal canto suo l’amministrazione fa chiarezza. Ci pensa l’assessore Simone Deola, con delega alle Attività economiche: «Cominciamo con chiarire che il prato a ridosso della chiesa arcipretale di Lentiai è comunale. Noi abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei bar del comune, che hanno delle limitazioni derivate dal Covid-19, e e siamo andati incontro anche agli avventori che devono rimanere all’esterno in luoghi distanziati – fa notare Deola -. È chiaro che il posto non è dei migliori, ma questa disposizione è limitata: durerà fino alla fine dell’estate. Si tratta di una situazione temporanea e autorizzata, oltretutto sono stati messi degli arredi molto decorosi che creano un angolo carino».  Abbiamo interpellato l’ex sindaco, Armando Vello, oggi consigliere di Passato Presente Futuro: «A dire il vero qualcuno si è lamentato anche con me. Per quanto mi riguarda possono fare ciò che credono, anche se non lo trovo molto decoroso. Come ex sindaco – racconta Vello -, a suo tempo ero stato invitato dalla Sovrintendenza a far togliere un tavolo, quattro sedie ed un ombrellone al bar Ficus, posto sotto il campanile, con la motivazione che sotto la chiesa non stava bene avere un impatto del genere. Si pensi che non ci era stata passata neanche la posa della pensilina per l’autobus, che era sul marciapiede dall’altro lato della strada, non sul terreno della chiesa». 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino