Imposte locali: i friulani sono tra i meno "tartassati" d'Italia

Imposte locali: i friulani sono tra i meno "tartassati" d'Italia
Le famiglie del Friuli Venezia Giulia pagano meno tasse locali rispetto alla media nazionale, addirittura una cifra inferiore al 24,5%. Inoltre, la loro incidenza sul reddito...

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Le famiglie del Friuli Venezia Giulia pagano meno tasse locali rispetto alla media nazionale, addirittura una cifra inferiore al 24,5%. Inoltre, la loro incidenza sul reddito familiare è calata dello 0,6% dal 2015 al 2016, passando dal 3,5% al 2,9%. La ricetta? «Una buona gestione delle risorse pubbliche e un corretto esercizio della specialità regionale intesa non come privilegio, ma come opportunità», spiega la Regione, Debora Serracchiani, commentando l'indagine di Banca d'Italia, su dati rielaborati e pubblicati ieri dal quotidiano Il Sole 24 Ore, in cui risulta che Friuli Venezia Giulia è la regione con minor pressione fiscale locale in Italia, a eccezione solo dalla Valle d'Aosta.


Una lettura immediatamente contestata dal capogruppo di Fi in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, che attribuisce il merito unicamente ai sindaci. L'indagine ha preso in considerazione l'incidenza del prelievo fiscale sulla famiglia tipo residente, considerata composta da due adulti lavoratori dipendenti con due figli minorenni a carico, proprietari di una casa di 100 metri quadri, di un'utilitaria (Fiat Punto) e con un reddito imponibile complessivo di 44mila e 80 euro. Questa famiglia nel 2016 in regione ha pagato 1.271 euro di tasse locali, mentre in Campania la regione dove il prelievo è maggiore ha pagato 2.131 euro e in Valle d'Aosta, la regione più economica, 1.160 euro. Sono stati conteggiati come tributi locali quelli su casa, rifiuti e automobile.

 
 Nella lettura del quotidiano economico, la diminuzione delle imposizioni locali che si è registrata tra il 2015 e il 2016 è dovuta soprattutto all'attenuazione dell'imposta comunale sugli immobili, dopo la che legge di Stabilità 2016 ha cancellato la Tasi sulle abitazioni principali non di pregio. L'assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, riconduce però il risultato Fvg a due ragioni più articolate, che attengono alla titolarità della finanza locale e a una cultura della buona gestione dei conti. «Come Regione autonoma siamo direttamente responsabili della finanza locale e, in particolare, dei trasferimenti diretti ai Comuni ha affermato -. Ciò facilita, per la maggior prossimità agli enti locali, la conoscenza delle esigenze del territorio e ci consente una maggior efficacia nell'azione di governo». Spiegazione che manda su tutte le furie Riccardi, perché «questi risultati sono frutto dell'azione dei sindaci di tutti gli schieramenti, che con le decisioni sul loro bilancio determinano la finanza locale afferma -. La Regione non c'entra nulla con la tassa sui rifiuti o con quella sulla casa. Neppure con la decisione dell'ex sindaco di Gorizia Ettore Romoli di abolire l'addizionale comunale Irpef».


Da qui l'affondo politico del leader di Fi: «Qui ormai si è alla propaganda continua e si utilizzano meriti non propri». Resta ai numeri il presidente dell'Anci Fvg, l'Associazione dei Comuni: «molto positivi; confermano che abbiamo amministrazioni che riescono a fare bene con meno risorse». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino