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VENEZIA - L'amministrazione comunale di Venezia introduce una tassa di 2,50 euro per tutti i passeggeri in partenza dal Marco Polo a partire dal 1 aprile 2023 e Save scende sul piede di guerra. «La nuova tassa di 2,50 euro si va dunque a sommare a quelle prudentemente introdotte - si legge in una nota della società che gestisce l'aeroporto internazionale Marco Polo - con oneri che, come manifestato tra gli altri da Aicalf, l'associazione delle compagnie low cost, costringerebbero i vettori a rivedere i propri investimenti in laguna. Una cifra apparentemente contenuta come 2,50 euro, infatti, implica per i vettori l'erosione del margine unitario per passeggero in un range fra il 40 e il 60% e può dunque portare a spostamenti anche su scali vicini che non applichino questo ulteriore balzello».
Una preoccupazione più volte ribadita. «Nel 2021, l'aeroporto di Venezia, terzo scalo intercontinentale nazionale, ha impiegato circa 32.000 persone tra impatto diretto, indiretto e indotto, determinando un Pil di oltre 400 milioni di euro - continua la nota. - È evidente il rischio tangibile di un allontanamento delle compagnie aeree dallo scalo, che determinerebbe un danno per tutto il territorio, indebolendo tra l'altro quei flussi turistici che, per le loro proprie ed evidenti caratteristiche, portano maggiore ricchezza, con permanenze medie più elevate in città e nel Veneto.
Il Gazzettino