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TARZO - Sulle colline. Frazioni che si risvegliano, luoghi che riprendono vita. Nonostante la pandemia, o forse anche a causa di un modo mutato di guardare al viaggio o alla vita, l’effetto Unesco comincia a dare segni tangibili. A Tarzo nel 2022 apriranno dieci nuove imprese turistiche. Agriturismi e alloggi turistici per un totale di oltre cinquanta stanza e cento posti letto in più. Nel Cru del paesaggio, dentro le colline modellate dalla mano dell’uomo con i profili a ciglione, vecchi edifici diventeranno nuove stazioni di ospitalità secondo i criteri definiti dalla Regione: non più cubatura ma ristrutturazione e rigenerazione. Casere, capanni per attrezzi, vecchie case di famiglia chiuse da decenni verranno trasformate in camere (con vista). Le frazioni più interessate da questo trend sono Mondragon di Arfanta e Mondragon di Corbanese ma anche verso il lago, a Fratta e Colmaggiore, apriranno nuove attività.
IL SINDACO
«Siamo felici che sempre più persone scelgano il nostro comune per investire in ospitalità e turismo - spiega il sindaco Vincenzo Sacchet, vicepresidente dell’associazione Unesco - sistemando le varie pratiche edilizie come sempre facciamo ad inizio anno il dato è balzato subito all’occhio. Nel 2022 di fatto, raddoppia l’offerta ricettiva del nostro comune».
INCENTIVI
«L’auspicio era che qualcuno si innamorasse dei nostri borghi e decidesse di investire qui - racconta ancora Sacchet - oggi, a quasi due anni da quella decisione, iniziamo a raccogliere i frutti». Lavori già in corso ed altri che inizieranno a breve: gru e ristrutturazioni movimenteranno il territorio collinare per i prossimi mesi dunque. Il profilo dei nuovi acquirenti è vario: ci sono abitanti del luogo che hanno scelto di rigenerare proprietà chiuse da anni e persone che invece arrivano da altre regioni, a volte decisi a cambiare vita. «Mi piace sottolineare che ci sono anche coppie giovani che grazie a questo investimento hanno deciso di cambiare progetto di vita, passando dalla città e da altre professioni al turismo e all’agricoltura» continua il sindaco Ma non ci sono solo i giovani: il progetto forse più importante riguarda tre terreni con edifici a Mondragon di Arfanta acquistati da un medico milanese.
IL MEDICO INVESTITORE
«Il professionista veniva a trascorrere le vacanze da bambino a Tarzo. Quando siamo ricaduti in Area Unesco si è riacceso un interesse e così ha pensato di fare un investimento importante in questo comune con una bella prospettiva di accoglienza». Tarzo è uno dei luoghi iconici del paesaggio del Prosecco superiore: il suo territorio ricade per il 90% nella core zone (zona d’eccellenza). Non a caso nel territorio comunale l’offerta gastronomica è tradizionalmente molto ampia. «Avevamo invece il problema della ricettività alberghiera- continua Sacchet- ma i recenti investimenti ci stanno confortando. E’ un momento di svolta non solo economica, ma direi comunitaria per il territorio». Tarzo dunque si candida a diventare il modello auspicato dal presidente della Regione, Luca Zaia: ospitalità diffusa, rigenerazione, economia agricola e viticola, basso impatto e sostenibilità edilizia. Ma è interessante notare come la pandemia abbia accelerato scelte di vita soprattutto nelle coppie giovani che hanno optato per la riconversione di un modello di vita e il ritorno alla terra.
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