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È nulla la multa da 325mila euro inflitta nel 2015 dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova Spa per 13 interventi infragruppo al di fuori del limite di legge. L'ha deciso il Tar del Lazio con sentenza.
Con il provvedimento contestato si sanzionava la presunta inosservanza della Convenzione Unica all'epoca vigente, deducendo la violazione delle percentuali di affidamento infragruppo per il superamento della quota stabilita per gli affidamenti da Società controllate/collegate.
L'effetto è la violazione da parte dell'Amministrazione del "principio di ragionevolezza", «considerato anche il prolungamento della concessione stessa sino al 2026». E la conclusione dei giudici è stata a favore dell'illegittimità del provvedimento sanzionatorio «in quanto non è stata provata la definitiva e certa violazione delle aliquote, non essendo stato dimostrato che, in ragione del valore dei lavori in corso di affidamento o già affidati e da eseguire o, ancora, in corso di esecuzione, la concessionaria non potesse, al termine di durata della concessione, rispettare della soglia percentuale negli affidamenti a terzi»
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