Borgoricco. Tangenti per la casa di riposo, la moglie di Camporese: «Ora liberate mio marito, è un accanimento senza motivo»

La signora Toso ha deciso di lanciare un appello proprio alla vigilia del giorno in cui scade il termine per presentare ricorso di fronte alla Corte di Cassazione

Battista Camporese
BORGORICCO (PADOVA) - «Mio marito è innocente: nelle carte dell'inchiesta non c'è neppure un elemento che lo riguardi: nei suoi confronti...

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BORGORICCO (PADOVA) - «Mio marito è innocente: nelle carte dell'inchiesta non c'è neppure un elemento che lo riguardi: nei suoi confronti c'è un vero e proprio accanimento senza motivazioni». A parlare è Catia Toso, moglie dell'imprenditore padovano Battista Camporese, 63 anni, di Borgoricco, agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio con l'accusa di corruzione in relazione a somme di denaro che, secondo la Procura di Venezia, sarebbero state promesse in cambio della realizzazione di una residenza per anziani a Santa Maria di Sala. La signora Toso ha deciso di lanciare un appello proprio alla vigilia del giorno in cui scade il termine per presentare ricorso di fronte alla Corte di Cassazione, che sarà depositato questa mattina dal legale del marito, l'avvocato Ernesto De Toni, per ottenere la revoca della misura cautelare, dopo il rigetto del Tribunale del riesame di metà marzo. «Battista è chiuso in casa, non può comunicare con nessuno, è molto provato e si trova in un preoccupante stato psicofisico - denuncia la moglie - Ha già spiegato ogni cosa al pubblico ministero, respingendo le accuse. Ha ricevuto la solidarietà di tutti i dipendenti di Villa Maria, la struttura di Padova di cui è direttore e che, da gennaio, è in difficoltà proprio a causa della sua forzata assenza. Mio marito è uno stimato professionista: siamo tutti sicuri che non c'entra nulla con la vicenda finita sotto accusa».

Il difensore

L'avvocato De Toni sostiene che, oltre a non esserci alcun elemento contro il suo assistito, non vi è neppure alcun motivo di continuare a tenerlo agli arresti domiciliari: «Le indagini sono state chiuse e, di conseguenza, non vi è il rischio di inquinamento probatorio, ma neppure quello di reiterazione del reato. Chiederemo un nuovo interrogatorio per fare chiarezza su tutto - annuncia il difensore - Il mio assistito resta tutto il giorno a guardare il soffitto chiedendosi, senza risposta, perché si trova agli arresti senza avere fatto nulla. La procura vuole processarlo: lo faccia a piede libero. Non è possibile che resti in stato di detenzione finché confessa: Camporese non ha nulla da confessare». I fatti contestati all'imprenditore risalgono al 2020: Camporese, assieme a Mauro Cazzaro, è accusato di aver promesso al sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, e al consigliere comunale Ugo Zamengo, somme di denaro o utilità per agevolare la realizzazione del "Centro servizi per anziani", il cui bando sarebbe dovuto andare alla società Relaxxi, con la progettazione dell'architetto Marcello Carraro, tutti finiti sotto inchiesta. Secondo il Riesame, Camporese è pericoloso e vi sono grave indizi nei suoi confronti, Motivo per cui deve restare ai domiciliari. Ora la parola passa alla Cassazione. 

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Il Gazzettino