Tamponi ai lavoratori: chi paga? Zaia: «Serve soluzione nazionale. Chiediamo di abbassare il prezzo e farli ogni 72 ore»

TREVISO - Il ppresidente della Regione Veneto Luca Zaia interviene nel dibattito sui tamponi e sulla spinosa questione della spesa che sarebbe in capo ai lavoratori, e che...

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TREVISO - Il ppresidente della Regione Veneto Luca Zaia interviene nel dibattito sui tamponi e sulla spinosa questione della spesa che sarebbe in capo ai lavoratori, e che potrebbe ricadere sulle aziende: «È una partita da affrontare a livello nazionale», ha precisato. Zaia rileva che «nella volontarietà di accesso ai vaccini, è pur vero che bisogna garantire a tutti le pari condizioni. Avendo un tampone ogni 48 ore vuol dire - precisa - che un lavoratore dovrà farne due alla settimana, se non si vuole vaccinare. Spero si trovi una soluzione. È pur vero che l'offerta vaccinale per chi vuole decidere la somministrazione è gratuita. Penso che - avverte - non dobbiamo uscire dal Covid con un conflitto sociale; è giusto abbassare i toni, evitare prove di forza. Non è che l'80% ha capito tutto e il 20% no, e viceversa. Ma queste sono norme nazionali e mi fermo qui».

«Come presidenti di Regione - ricorda Zaia - abbiamo chiesto una revisione dei prezzi di accesso ai tamponi che oggi sono 8 euro per i minorenni e 15 per tutti gli altri, inoltre che le 48 ore si estendano fino alle 72 ore, di pensare ad una categoria che è quella dei minorenni di un accesso volontario al vaccino e che non può più far sport perché deve fare un sacco di tamponi. Ci sono un sacco di categorie - conclude - che vanno aiutate, non ultimi coloro che non possono vaccinarsi per patologie e che hanno diritto ad avere i tamponi gratuiti».

 

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Il Gazzettino