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MESTRE - «Il giorno di Natale dall'Ulss siamo stati avvisati che nella classe di mio figlio c'era un caso di positività, quindi di isolarlo ma che l'appuntamento per il tampone era fissato per il 3 gennaio». E' una delle tante testimonianze del caos che negli ultimi giorni sta caratterizzando i centri tamponi di tutta la provincia. Aumentano i contagi e crescono le richieste di test. Ma ovunque si stanno registrando code e proteste degli utenti esasperati dai tempi di attesa sempre più lunghi. Disagi sono stati segnalati anche nei punti tampone in modalità drive-through (accedendo restando seduti a bordo dell'auto) dell'Ulss 3 Serenissima come in piazzale Giustiniani a Mestre. Problemi sono stati segnalati a Noale in piazzale Bastia ma anche a Dolo.
INTERVIENE LA POLIZIA
E ancora, nella parte opposta del territorio, nell'area di competenza dell'Ulss 4, a San Donà dove lunedì scorso è dovuta perfino intervenire la Polizia locale.
LITIGI TRA GLI UTENTI
I problemi non sono mancati nemmeno ieri pomeriggio, quando tra la gente in coda la tensione è salita e degli utenti hanno iniziato a litigare tra di loro. Un' altra criticità evidenziata sono invece gli appuntamenti riservati alle scuole. «Bloccano l'attività dei centri tamponi dicono altri utenti la gente è in coda da ore e ad un certo punto si vede passare avanti gli studenti. Vanno previste altre modalità, anche perché è davvero pesante rimanere in coda per ore al freddo, magari con sintomi, febbre compresa». Code e proteste ieri mattina non sono mancate nemmeno al centro tamponi di Jesolo: «Eravamo tutti ammassati dice E.S. ad un certo punto ci hanno detto che il punto tamponi chiudeva e siamo stati dirottati a San Donà dove abbiamo dovuto fare da zero la coda. Dopo ore di coda è stato frustrante, oltre che un disagio notevole».
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