Precipita dall'impalcatura mentre lavora, operaio di 58 anni rischia la vita

Precipita dall'impalcatura mentre lavora, operaio di 58 anni rischia la vita
TAGLIO DI PO - È in condizioni gravissime un 58enne di Porto Viro caduto ieri pomeriggio da un’impalcatura. È finito a terra dopo un volo di sei metri...

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TAGLIO DI PO - È in condizioni gravissime un 58enne di Porto Viro caduto ieri pomeriggio da un’impalcatura. È finito a terra dopo un volo di sei metri mentre stava lavorando nell’azienda Aturia di viale delle Industrie a Taglio di Po. Le sue condizioni sono parse immediatamente gravi, tanto che i sanitari accorsi sul luogo hanno richiesto immediatamente l’intervento dell’elisoccorso per poterlo trasportare all’ospedale di Padova, attrezzato per gestire al meglio situazioni sanitarie di emergenza di questo genere.  

L’INCIDENTE
Le cause della caduta sono al vaglio degli inquirenti. Quel che è noto è che ieri pomeriggio l’uomo, del quale non sono state rese note le generalità, stava lavorando sull’impalcatura (uno degli elementi da chiarire nell’inchiesta è se avesse le dotazioni di sicurezza previste dalla normativa per la sicurezza sul lavoro), quando è stramazzato al suolo dopo un volo di alcuni metri. Non ha perso conoscenza, durante le domande degli infermieri del Suem ha risposto agli stimoli, ma le sue condizioni sono gravi ed è in prognosi riservata al centro traumi ad alta specializzazione dell’ospedale di Padova. Si tratta di una delle eccellenze della sanità veneta e questo tipo di reparto esiste solo a nella città del Santo, a Vicenza, Mestre e Verona.
I PRECEDENTI
Un caso analogo era successo l’anno scorso, il 10 gennaio, quando un 57enne di Lusia era caduto dall’impalcatura mentre puliva le grondaie della casa dei parenti di Barbona (Padova). In quel caso il volo fu “solo” di quattro metri, ma sono dovuti intervenire lo stesso i Carabinieri di Solesino per le indagini del caso, che rivelarono che l’asse di legno usata come appoggio era troppo instabile e l’uomo, a causa di un brusco movimento, era caduto rovinosamente a terra. Un paio di mesi fa, a novembre, invece, è andata peggio al giovane comacchiese Pier Claudio Mangherini, che è precipitato da una impalcatura mentre eseguiva dei lavori di tinteggiatura, morendo sul colpo e lasciando la compagna Elisa e il giovane figlio Kevin.

Alcune settimane fa sono stati comunicati dall’Inail i dati relativi alle morti sul lavoro nei primi otto mesi dello scorso anno. A causa del crollo del ponte di Genova e dei decessi dei braccianti stranieri in Puglia, il numero è davvero elevato e arriva a 731 decessi, ben 31 in più rispetto allo stesso periodo del 2017. L’analisi territoriale di questi dati evidenzia un incremento di 32 casi mortali nel Nordovest (da 163 a 195), di 11 decessi al Sud (da 140 a 151) e di tre casi nel Nordest (da 179 a 182). A livello regionale spiccano i venti casi in più del Veneto (da 62 a 82) e i 15 in più della Lombardia (da 82 a 97). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino