Taglio di Po, inviata al Presidente della Repubblica la domanda per avere il titolo di “città”

Il centro di Taglio di Po
TAGLIO DI PO - Taglio di Po continuerà a definirsi un “semplice” comune di 7.965 anime, oppure diventerà "città" come...

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TAGLIO DI POTaglio di Po continuerà a definirsi un “semplice” comune di 7.965 anime, oppure diventerà "città" come diverse altre realtà del delta polesano? Al termine del consiglio comunale di giovedì scorso, la sindaca, Laila Marangoni, ha illustrato l’argomento aggiunto all’ordine del giorno che riguardava proprio questa possibilità o meglio questo auspicio dell’Amministrazione comunale. 

LA DOMANDA
La sindaca ha presentato al Consiglio la domanda da inviare al Presidente della Repubblica per il riconoscimento del titolo di “città” per Taglio di Po e l’ha fatto con decisione, auspicando l’approvazione dell’intero consesso, cosa avvenuta all’unanimità dopo alcuni brevi interventi di perfezionamento della richiesta. Il titolo di “Citta” darà più lustro al paese sia a livello turistico che economico.
«Si tratta di un titolo onorifico – ha esordito Laila Marangoni - che non costa nulla alla comunità e che sicuramente potrà portare solo benefici come avviene per altre municipalità». 
«Quanto approvato – ha sottolineato poi la prima cittadina - è basilare per inoltrare richiesta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tramite il nostro Prefetto, Clemente Di Nuzzo, in quanto la richiesta di riconoscimento viene fatta in base all’art. 18 del Decreto Legge n. 267 del 2000». 

LA RELAZIONE STORICA
Alla richiesta verrà allegata una relazione storico-illustrativa comprovante l’importanza passata e presente del Comune di Taglio di Po, con l’illustrazione delle bellezze dei beni artistici e architettonici presenti in particolar modo nelle le ville veneziane realizzate a seguito della gigantesca azione della bonifica e delle bellezze naturali ed ambientali; ancora, saranno rammentati i personaggi famosi del territorio, i borghi e le frazioni, il gemellaggio con Omisalj (Croazia), la speciale posizione di Taglio del cuore del Parco del Delta. 
«La relazione è stata preparata dai componenti dell’Area Servizi democrafici - Ufficio anagrafe, con a capo la dottoressa Belinda Berti – ha spiegato al termine della sua presentazione la sindaca - alla quale, come a tutti i suoi colleghi d’Area, va il meritato ringraziamento mio e dell’amministrazione, per l’impegno profuso alla preparazione dell’importante documento che potrebbe portare al riconoscimento del titolo di “Città” per il nostro comune, nato con lo storico “taglio” di Porto Viro.

LA DEVIAZIONE DEL PO


L’operazione fu effettuata da oltre mille operai, denominati “scariolanti”, tra il 1600 e il 1604. La deviazione dell’alveo principale del Po fu fortemente voluta dalla Serenissima Repubblica di Venezia, con la contrarietà del Gran Ducato di Ferrara, prima, e dello Stato Pontificio, poi, per evitare il pericolo d’interrimento della laguna. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino