L'annuncio di Ciriani: "Non taglieremo più alberi a Pordenone, è il momento di piantarli"

Gli alberi in via Mazzini
PORDENONE - «Non è più il tempo di tagliare gli alberi, ora inizia la stagione delle nuove piante». Le parole sono quelle di Alessandro Ciriani. Il...

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PORDENONE - «Non è più il tempo di tagliare gli alberi, ora inizia la stagione delle nuove piante». Le parole sono quelle di Alessandro Ciriani. Il sindaco, durante il suo mandato che sta per scadere tra qualche mese, è stato criticato soprattutto su un fatto: gli oppositori politici, ma in alcuni casi anche i semplici cittadini non affiliati a un partito, l’hanno sempre accusato di aver tagliato troppi alberi in città. Via Cappuccini, via Piave, ma non solo. La protesta aveva assunto toni accesi, con accuse che avevano lambito il limite degli insulti. Oggi a provare a spegnerla ci pensa lo stesso sindaco, che si riferisce in particolare alla situazione di via Pola. 

LA PROMESSA
Una delibera, comparsa all’albo pretorio del Comune, aveva fatto sobbalzare più di qualcuno. Si parlava infatti di 30mila euro da dare alla società partecipata Gea per «tagli di alberi non inclusi nel piano originario». L’allarme, insomma, era scattato di nuovo. E la mente di molte persone - non solo dei politici - era corsa immediatamente a via Pola, la strada della stazione con i suoi maestosi alberi. Da qualche tempo, infatti, attorno ai tronchi era comparso il “famoso” nastro bianco e rosso, ad abbracciare il legno e a suscitare preoccupazione negli occhi di chi passava. Si pensava infatti che fosse l’alba di una nuova operazione legata ai tagli. Invece non sarà così: «Il nastro apposto sugli alberi di via Pola - ha precisato il primo cittadino di Pordenone - serve solamente a indicare le piante che dovranno essere potate. Non è più il momento di tagliare gli alberi - ha aggiunto -, abbiamo censito il patrimonio pordenonese e siamo stati costretti ad affrontare alcune situazioni delicate. In quei casi abbiamo agito, ma ora pianteremo e basta. Ci saranno molti nuovi alberi in città». Al parco San Valentino, ma non solo. 
I PRECEDENTI

«Che palle! Non sopporto più questa ignobile discussione sugli alberi. Ci sono piante completamente marce che rischiano di cadervi sulla testa. Il patrimonio arboreo è proprietà del Comune e lo stesso ha l’obbligo di legge di verificarne la condizione», aveva detto solo pochi giorni fa il sindaco Alessandro Ciriani. E aveva sfidato chi criticava queste scelte: «Conficoni e i suoi amichetti paghino un perito “terzo” e condiviso che firmi una perizia che certifichi la non pericolosità degli alberi. Costituiscano un fondo per le spese legali collegate alle cause che si accenderanno. Altro fondo andrà creato (a spese loro) per eventuali danni creati da alberi caduti ma considerati sani». Una replica “sguaiata” per il vicesegretario del circolo Pd Alessandro Genovesi: «Ricondurre le legittime critiche al suo operato a una mera questione numerica su quanti alberi vengono tagliati è riduttivo e limitativo. Pordenone, da sempre “città verde”, rimarrà tale nella visione di questa Giunta? Perché in nessun caso è stato possibile trovare un punto di equilibrio tra la giusta manutenzione delle strade cittadine e la salvaguardia del patrimonio arboreo?». Ieri la risposta di Ciriani. Ci si attendono quindi sì lavori in via Pola, ma soltanto al fine di potare le piante con i rami in eccesso. Il viale alberato è “salvo” e la delibera faceva riferimento solo ad alcune operazioni già svolte dalla Gea e non più in calendario. Un sospiro di sollievo per tutti gli amanti del verde in città, e anche - si spera - un tappo alle polemiche che avevano avvelenato il clima politico del capoluogo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino