L'imprenditore Carraro offre una taglia di mille euro per fermare i vandali di San Giorgio

L'imprenditore Carraro offre una taglia di mille euro per fermare i vandali di San Giorgio
AVIANO - Una taglia per cercare di individuare i vandali che da anni stanno prendendo di mira il colle San Giorgio di Aviano e la sua originale chiesetta. L'ha offerta...

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AVIANO - Una taglia per cercare di individuare i vandali che da anni stanno prendendo di mira il colle San Giorgio di Aviano e la sua originale chiesetta. L'ha offerta l'imprenditore Bruno Carraro, presidente di Domovip Europa, che ha lanciato l'appello tramite social per cercare di individuare la mano - o più probabilmente le mani - ignota che imperversa accanendosi sui beni della comunità e su quelli dei privati.

L'ULTIMO SFREGIO
Non si contano ormai più le volte in cui Carraro - proprietario del colle e del luogo di culto - ha denunciato pubblicamente (e alle forze dell'ordine) danni alle sue proprietà. I vandali agiscono indisturbati perché la zona è molto periferica. «Avevamo messo delle telecamere - ricorda l'imprenditore -, ma sono state danneggiate e rubate. Nello scorso fine settimana si sono divertiti a imbrattare le pareti esterne con vernice spray. Così sarò costretto a mettere ancora una volta mano al portafogli per sistemare la chiesetta, perché ci vuole decoro per un luogo di culto a cui tanti avianesi sono legati».

I primi episodi risalgono addirittura al 2016, quando Carraro aveva già provato a mettere una taglia sugli autori. «Volevo segnalare situazioni indecorose di cui sono rimasto vittima - aveva fatto sapere all'epoca in una lettera -. Hanno imbrattato la facciata ovest del palazzo Carraro Menegozzi di Aviano con un colore rosso. Ho denunciato il fatto ai Carabinieri - aveva aggiunto - segnalando nel contempo anche il tentato sfondamento della porta della chiesa del colle San Giorgio e la distruzione della vicina bacheca dove erano esposte le fotografie e la storia del luogo di culto». «Sono veramente arrabbiato e dispiaciuto - concludeva Carraro esattamente sei anni fa -: per questo motivo, non potendo permettere che queste persone la facciano franca, ho pensato di dare un compenso a chi fornisce informazioni utili».

NESSUNA RISPOSTA


«In quell'occasione non ho ottenuto quello che speravo - confida oggi - anche se devo dire che, allora come oggi, ho ricevuto centinaia di attestazioni di solidarietà. La taglia è un modo alternativo di fare un appello alla comunità per avere giustizia. So perfettamente che si tratta di ragazzate e non voglio sporgere una denuncia formale ai Carabinieri per non sporcare la fedina penale di qualche giovanissimo. Se invece le segnalazioni servissero a individuare i vandali, chiederei un impegno preciso a rimettere tutto a posto. Una sorta di chi rompe, paga, senza per questo mettere nei guai seri chi non si rende conto di quanto sta facendo». Nelle prossime ore si capirà se l'appello di Carraro sortirà qualche effetto anche solo per capire quando la chiesa è stata imbrattata.

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Il Gazzettino