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SACILE - «È una guerra tra poveri». L'edicolante tabaccaio sacilese non ha dubbi: «La legge impone di accettare il pagamento con le carte e la legge si rispetta, ma alla fine è una guerra tra poveri». Il riferimento è al caso denunciato su Sei di Sacile se dal cliente che da un tabaccaio ha fatto acquisti per 12 euro e al momento di pagare si è visto rifiutare il bancomat. Preso in contropiede, ha raccontato di aver sborsato i contanti, ma poi ha chiesto lumi al popolo della rete: poteva o no pagare con la carta? «Poteva eccome. Dal 1° luglio scorso è obbligatorio per tutti i commercianti accettare il pagamento elettronico per qualsiasi importo, pena una multa di 30 euro», ribadisce l'edicolante sacilese che spiega i meccanismi che svelano come teoria e pratica talvolta facciano a pugni.
LA SEGNALAZIONE
Nel frattempo, la lunghissima scia di pareri e commenti avrebbe convinto il cliente a segnalare alla Finanza il tabaccaio che non gli ha accettato il Pos. Il condizionale è d'obbligo perchè l'annuncio della segnalazione non è confermabile: il post che ha causato una fiumana di commenti non si trova più (nemmeno sul profilo del denunciante).
I NUMERI
Non mancano i paradossi. «Western Union di suo impone al cliente di pagare in contanti, ma se la persona preferisce la carta, il tabaccaio non può rifiutare» e finisce tra l'incudine ed il martello. Dall'inizio del mese, ovvero dall'entrata in vigore dell'obbligo, sono aumentati i clienti che pagano con le carte? «Certamente sì. In alcuni casi chiedo la gentilezza di pagare in contanti, ma se il cliente si rifiuta non ci posso fare nulla». La categoria aveva aperto un tavolo con il governo su queste problematiche, «però ora tutto è fermo, con le elezioni alle porte. Attualmente alcuni gestori di servizi Pos ci vengono incontro con delle promozioni, ma solo fino a fine anno. Anche lo Stato ha varato un credito d'imposta del 30% in nostro favore, ma avviare la pratica e pagare il commercialista spesso significa vanificare l'aiuto».
Ma quanti sono a pagare dal tabaccaio con le carte? «Da me siamo intorno al 10% della clientela totale». Quale sarebbe la soluzione per la vostra categoria? «Un canone fisso non esoso, annuale, per l'utente e poi stop, niente più commissioni». Se ne parlerà, caso mai, con il prossimo governo.
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Il Gazzettino