La riscossa di Szumski, il sindaco dottore ora punta a Roma con Coraggio e libertà: «No all'obbligo vaccinale»

Riccardo Szumski
SANTA LUCIA - Riccardo Szumski, 69 anni, da poco in pensione dopo 41 anni di servizio come medico di famiglia (ma radiato dall'Albo a novembre 2021 per le sue continue...

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SANTA LUCIA - Riccardo Szumski, 69 anni, da poco in pensione dopo 41 anni di servizio come medico di famiglia (ma radiato dall'Albo a novembre 2021 per le sue continue esternazioni pubbliche filo no vax) punta a Roma. L'ex sindaco, carica lasciata pochi mesi fa per fine mandato, si è difatti deciso a scendere nuovamente in politica candidandosi alle prossime elezioni politiche con la lista nazionale UCDL (Unione per le cure e i diritti e le libertà).

Al motto di Coraggio e libertà, nella serata di ieri 9 agosto (nel suo studio in Via Martiri della Libertà) è quindi iniziata la necessaria raccolta firme per presentare in tempo la lista alle elezioni del 25 settembre nella circoscrizione trevigiana. Il tutto nella speranza che non avvengano intoppi burocratici come successo alle ultime amministrative quando la lista civica Insieme per Santa Lucia del suo delfino Luca Bellotto, che lo vedeva come capolista per diventare consigliere comunale, è stata esclusa dalla corsa elettorale per irregolarità nell'iter di presentazione delle firme. Addesso, però, con UCDL Szumski punta dritto a Montecitorio per rifarsi con gli interessi di quanto gli è stato tolto in città. «Con questa lista, fondata nel 2021 dall'avvocato Erich Grimaldi a sostegno del Comitato Cura Domiciliare Covid (gruppo di medici e cittadini volontari che dal marzo 2020 ha supportato migliaia di persone durante l'emergenza, diventando un punto di riferimento nazionale per i malati Covid attraverso un gruppo Facebook che oggi conta oltre mezzo milione di iscritti), puntiamo in primis sul diritto alla cura e ad un servizio sanitario nazionale efficiente per rispondere alle reali necessità della popolazione. L'associazione ha difatti l'obiettivo di dare voce ai cittadini sui temi fondamentali quali la salute, le libertà e i diritti divenuti centrali a seguito della pandemia». «Ma, soprattutto - conclude - siamo contro l'obbligo vaccinale e pro diritto al lavoro che non può essere travalicato dall'imposizione di sieri o tamponi».
 

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Il Gazzettino