Montebelluna. Arriva da Napoli per assistere la sorella in coma, ma le svuota il conto: condannato a 9 mesi

Una paziente in coma
MONTEBELLUNA (TREVISO) - Mentre lei lottava tra la vita e la morte da un letto d'ospedale, il fratello le ha svuotato il conto corrente. E pensare che era accorso da Napoli a...

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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Mentre lei lottava tra la vita e la morte da un letto d'ospedale, il fratello le ha svuotato il conto corrente. E pensare che era accorso da Napoli a Montebelluna per assisterla. Invece ha approfittato delle sue condizioni di salute critiche per intascarsi 9.800 euro. E una volta scoperto non ha rispettato la promessa di restituire il maltolto, così la sorella ha deciso di denunciarlo.

Finito davanti al giudice per rispondere del reato di frode informatica (ha utilizzato l’home banking della sorella per effettuare due bonifici indirizzati sul suo di conto corrente), un 63enne è stato condannato a 9 mesi di reclusione, ottenendo la sospensione condizionale della pena.

La vicenda risale al 2016 quando la donna, una 68enne residente a Montebelluna, era stata colpita da una forma particolarmente aggressiva di meningite. Tanto da essere ricoverata in ospedale e da rischiare la vita. Vista la situazione, aveva chiesto al fratello di assisterla. I due avevano buoni rapporti e la donna si fidava di lui. L’uomo però, entrato in possesso delle password per accedere all'home banking della malcapitata, ha versato due bonifici nel proprio conto, per un totale di 9.800 euro, convinto che la sorella avesse ben altro a cui pensare in quel momento. Terminata la degenza, però, il furto viene a galla: la donna si ritrova con il conto quasi prosciugato e andando a controllare le transazioni scopre che il responsabile non poteva che essere il fratello.

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Il Gazzettino