TREVISO - Era probabilmente uscito per fare un giro in bicicletta da San Vendemiano (Treviso) nonostante il caldo africano e l'afa, insopportabile, di ieri. Un'imprudenza, una...
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Il ciclista, in sella alla sua bicicletta, è improvvisamente svenuto e caduto a terra, perdendo immediatamente conoscienza. Prima una fitta terribile al petto, poi il fiato che viene meno. Arresto cardiocircolatorio, fulminante, quando la colonnina di mercurio è già ben oltre i 35°. I primi a soccorrere il malcapitato ciclista sono stati alcuni automobilisti di passaggio che hanno subito lanciato l'allarme al Suem118. Si pensava inizialmente che la perdita di conoscenza fosse dovuta al colpo alla testa dovuto alla caduta a terra, rovinosa, sull'asfalto. La realtà era ben più grave e drammatica. I tentativi di rianimazione da parte dei paramedici del Suem118 sono proseguiti a lungo, per oltre 40 minuti, anche durante la disperata corsa dell'ambulanza dal Menarè all'ospedale di Conegliano dove tutto era già pronto per tentare il tutto per tutto.
Il 45enne però non si è più ripreso: è spirato ben prima di giungere al nosocomio coneglianese. Ai medici non è rimasto che constatarne la morte per arresto cardiocircolatorio. Il ciclista aveva con sè solo l'essenziale e probabilmente viveva non molto distante da dove ha trovato la morte. Soprattutto non aveva in tasca nessun documento d'identità. Dell'identificazione si sono occupati i carabinieri di Vittorio Veneto e di Conegliano che hanno lavorato a lungo, senza esito, per verificare se qualcuno avesse presentato segnalazione di scomparsa nella zona. Fino a sera tardi però le ricerche sono risultate purtroppo infruttuose. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino