Castelfranco. Colpito da un pugno dal campione di arti marziali, il 39enne si è svegliato dal coma

Kushtrim Hajzaraj
CASTELFRANCO/LOREGGIA - Si è risvegliato dal coma. A quasi un mese dalla lite in strada per una mancata precedenza, Kushtrim Hajzaraj, 39enne kosovaro di Loreggia, ha...

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CASTELFRANCO/LOREGGIA - Si è risvegliato dal coma. A quasi un mese dalla lite in strada per una mancata precedenza, Kushtrim Hajzaraj, 39enne kosovaro di Loreggia, ha riaperto gli occhi e ha riconosciuto la compagna. Ma di quegli attimi di follia, esplosi il pomeriggio del 19 giugno, non ricorda nulla. Il kosovaro era stato tramortito con un pugno dal campione di arti marziali Luka Musobelliu, 23enne di San Martino di Lupari davanti al parcheggio della Baita al Lago di Castelfranco, al culmine di un violento litigio tra i due automobilisti. Il pugile aveva spiegato di aver colpito per difesa perché l'altro lo stava strangolando. È bastato un solo pugno, al volto, per mandare al tappeto il rivale. Nella caduta Hajzaraj aveva battuto la testa ed era rimasto immobile sull'asfalto, in condizioni gravissime. Il pugile era scappato, preso dal panico, salvo poi consegnarsi ai carabinieri, che lo avevano denunciato per lesioni gravi.

Una violenza insensata, nata per motivi banali. A cui si erano aggiunte le minacce del "clan" del kosovaro: gli amici del ferito avevano giurato di farla pagare a Musobelliu. Il timore era di un'escalation di sangue, tanto che il pugile si era trasferito altrove, in attesa che si calmassero le acque. A casa sua non ci è ancora tornato per paura di ritorsioni. «Cosa ci faccio qua?» ha chiesto Kimmi alla compagna, sorpreso di essersi svegliato in un letto dell'ospedale di Camposampiero. I medici hanno rassicurato i famigliari spiegando che è normale che chi si risveglia dopo un lungo periodo di sedazione profonda abbia delle lacune nella memoria recente. Tanto più se il paziente, come nel caso del 39enne, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per riassorbire l'ematoma cerebrale. È ancora presto per fare valutazioni su eventuali invalidità, anche se i medici sono fiduciosi: non sembra ci siano gravi lesioni permanenti. La prognosi inciderà anche sulla contestazione penale al 23enne che lo ha colpito. Per ora Musobelliu è indagato per lesioni gravi ma l'ipotesi di reato potrebbe essere modificata in eccesso colposo di legittima difesa visto che dalle ricostruzioni investigative sarebbe stato il kosovaro a innescare la lite aggredendo il 23enne. 

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Il Gazzettino