VENEZIA - Un morto e nove feriti in una mancata rapina in un supermercato, con la clamorosa svolta nelle indagini che arriva a sera: due carabinieri vengono sottoposti a fermo...
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Non ce l'ha fatta Pasquale Prisco, 30 anni, proprietario del supermercato, che già era arrivato in condizioni gravissime all'ospedale di Sarno: neanche l'operazione alla quale è stato sottoposto è stata sufficiente a salvargli la vita. Prisco era stato protagonista, assieme a suo fratello e a due dipendenti del locale, dell'inseguimento ai rapinatori sfociato nella sparatoria sulla Statale 268. Degli altri sette feriti quattro sono in prognosi riservata.
Volevano farsi giustizia da soli i fratelli Pasquale e Donato Prisco, gestori di del supermercato Etè di Ottaviano (Napoli), dove è stata messa a segno una rapina con il volto coperto e a mano armata da 1.300 euro, che ha avuto come tragico epilogo la morte di Pasquale.
Dopo il colpo, i Prisco sono stati avvertiti da un dipendente del market: i fratelli hanno subito dato il via a una missione punitiva. In otto, tra i Prisco e loro dipendenti, anche di un altro market, sono partiti a bordo di due auto - una Volkswagen Polo e una Audi A3 - alla ricerca dei due carabinieri-rapinatori, in fuga su una Lancia Lybra SW. L'auto dei fuggitivi è stata raggiunta e poi speronata sulla strada statale 268, all'altezza della zona industriale di Ottaviano.
Tutti sono scesi dalle vetture: è scoppiata una violentissima colluttazione culminata con la reazione dei carabinieri che, verosimilmente con le loro armi di ordinanza, hanno sparato contro gli aggressori, ferendone alcuni. Loro stessi sono rimasti feriti. Uno ha riportato una frattura delle ossa facciali, l'altro da un colpo di pistola al gluteo. Non è ancora chiaro se che anche gli inseguitori fossero armati. A fare luce sulla circostanza saranno gli esiti dell'esame dello stub, eseguito su tutti i feriti.
Donato Prisco, 24 anni, è stato ferito all'addome ed è ricoverato nell'ospedale di Nocera Inferiore (Salerno).
Nei riguardi dei due carabinieri sono ipotizzati i reati di rapina aggravata e tentato omicidio plurimo. Saranno indagati anche per omicidio e per loro potrebbe scattare anche quello di alto tradimento. Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Nola sulla base degli elementi raccolti dai Carabinieri di Torre Annunziata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino