SuperJet, in crisi l'azienda aeronautica con base a Venezia. Ai russi, colpiti dalle sanzioni, subentrano gli Emirati Arabi

SuperJet, l'azienda aeronautica con base a Venezia in crisi. Ai russi, colpiti dalle sanzioni, subentrano gli Emirati Arabi
VENEZIA - SuperJet International, l'azienda aeronautica italiana partecipata dalla Russia con base a Venezia, ex Officine Aeronavali, messa in crisi dalle sanzioni economiche...

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VENEZIA - SuperJet International, l'azienda aeronautica italiana partecipata dalla Russia con base a Venezia, ex Officine Aeronavali, messa in crisi dalle sanzioni economiche per la guerra all'Ucraina, continuerà le sue attività con un nuovo azionista degli Emirati Arabi Uniti. Il fondi emiratino Mark AB Capital Investments e la russa United Aircraft Corporation (Uac) hanno infatti siglato un accordo che prevede la cessione da parte del 49% delle azioni di Sji e dell'intera partecipazione nel progetto «Superjet 100»; con questo accordo Uac esce definitivamente dal programma.

Nuovo azionista dagli Emirati Arabi

L'acquisizione delle quote sarà possibile dopo l'autorizzazione da parte del Comitato di Sicurezza Finanziarie, per permettere lo scongelamento delle azioni e degli asset di Sji. La nuova compagine azionaria sarà così rappresentata: Mark AB Capital 49%, Studio Guidotti International 41%, Leonardo 10%. «Questo accordo - dichiara il presidente di Sji, Vincenzo Capobianco - ha una grande valenza per la nostra società in quanto l'interruzione dei rapporti industriali e commerciali con Uac consentirà alla società di non essere più gravata dalle limitazioni conseguenti ai regolamenti sanzionatori disposti dall'Unione Europea».

Il piano di rilancio prevede investimenti per 190 milioni di euro, di cui 110 sulla sede di Tessera-Venezia, che permetteranno di sostenere lo sviluppo delle nuove configurazioni velivolo, la costruzione della nuova branch negli Emirati e l'aggiornamento continuo del velivolo per fronteggiare adeguatamente la competizione del mercato. A Venezia attualmente ci sono circa 110 lavoratori, rispetto ai 250 degli anni scorsi, ridotti prima a causa della pandemia e poi per le sanzioni. Le previsioni di vendita sono stimate in almeno 240 velivoli, la maggior parte dei quali sarà destinata ad aerolinee emiratine e indiane.

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Il Gazzettino