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PADOVA - Il mondo della ristorazione padovana perderà 30 milioni euro a causa della riduzione di clienti dovuta all'entrata in vigore del Super green pass. E ci sarà una diminuzione delle tredicesime per 130 milioni di euro. Le previsioni emergono da Confesercenti, che ha studiato gli effetti del Super green pass sul mondo della ristorazione e il probabile calo dei consumi che impatterà sul periodo natalizio, noto per essere uno dei momenti più fruttuosi per gli affari di esercenti e commercianti.
I DATI
«In questo momento, secondo i più recenti dati diffusi dalla Regione, la percentuale di popolazione vaccinata è intorno all'85%: ciò significa che anche nella nostra provincia, almeno un 15% non potrà più accedere ai ristoranti spiega Confesercenti. Consideriamo, inoltre, che accanto a queste persone ce ne sono altre che potrebbero rinunciare alla cena fuori per solidarietà, preferendo la cena a casa piuttosto di escludere un amico o un parente».
In termini economici, il volume di affari pre Covid per il mondo della ristorazione padovana era, nel mese di dicembre, di circa 123 milioni di euro. Con la situazione attuale, nel periodo delle feste, la perdita sarà quindi di almeno 30 milioni di euro, pari in media a 18 mila euro per ciascun ristorante. Lievemente inferiore la perdita stimata nei bar, dove rimane possibile accedere al banco anche senza vaccino: secondo l'Osservatorio Economico di Confesercenti si può prevedere un calo di fatturato intorno al 15%, pari a poco meno di 14 milioni di euro.
«Come Confesercenti commenta il presidente Nicola Rossi abbiamo appoggiato fin da subito misure come il Green pass, che pur con delle limitazioni permettono di lavorare e sono, per questo, certamente preferibili rispetto alla chiusura. Il Super green pass, lo vediamo dalle previsioni, avrà un impatto soprattutto sulla ristorazione, ma il vaccino rimane per noi un alleato importantissimo, nel quale confidiamo per il contenimento dei contagi».
I CONSUMI E GLI STIPENDI
Ma c'è anche il capitolo della spesa che affronteranno le famiglie in vista delle feste. Negli ultimi anni pre Covid la spesa dei padovani risultava sempre in crescita, toccando punte di oltre 600 milioni di euro fra regali, cene e svago. Ma da un sondaggio dell'associazione di categoria fra i commercianti emerge che, anche rispetto allo scorso anno, circa il 55% riscontra vendite in calo lieve (perdite inferiori al 20%) o grave (oltre il 20%). Rispetto al 2019, a riscontrare un importante calo nelle vendite è il 45%. Da notare, tuttavia, che per contro c'è un 38% di intervistati che, al contrario, non nota grandi variazioni né rispetto al 2020 né rispetto al 2019, segno che alcuni settori funzionano. Per il momento, per quanto riguarda i regali di Natale vanno bene le vendite di prodotti gastronomici (soprattutto vino e dolci), e di piante fiorite.
Punto dolente sono però tredicesime.
L'INIZIATIVA
«Il Natale è il periodo dell'anno in cui, più di tutti, abbiamo modo di notare quale contributo essenziale diano i commercianti e gli esercenti, con le loro vetrine addobbate e le loro luci festose, per rendere le nostre città più belle, gioiose, accoglienti e sicure conclude Rossi. Quest'anno abbiamo lanciato la campagna #iocomproda, invitando tutti i padovani a regalarsi del tempo nei negozi. L'invito è quindi di scattarsi una foto e pubblicarla sui social con questo hashtag #iocomproda».
Il Gazzettino