Muore a 18 anni e salva altre sette vite, trovato dai genitori nella stanza dove studiava

Muore a 18 anni e salva altre sette vite, trovato dai genitori nella stanza dove studiava
PORDENONE - È morto a diciott'anni lasciando in eredità dei doni così preziosi che hanno un valore incalcolabile. La sua vita ne vale altre sette,...

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PORDENONE - È morto a diciott'anni lasciando in eredità dei doni così preziosi che hanno un valore incalcolabile. La sua vita ne vale altre sette, compresa quella di un bambino che da ieri ha nuove chance di sopravvivenza. È la drammatica storia di uno studente della provincia di Pordenone che lunedì sera è stato trovato dai genitori in fin di vita nella stanza in cui andava a studiare. Qualcosa dentro di lui si è improvvisamente spezzato, qualcosa che nessuno era riuscito a intercettare e che tuttora resta oscuro. I soccorritori sono riusciti a rianimarlo. E nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Santa Maria degli Angeli si è fatto il possibile per non lasciarlo andare.


LA DONAZIONE
Mercoledì sera i medici si sono dovuti arrendere. Quando hanno spiegato ai genitori che avrebbero avviato la procedura che porta all'accertamento della morte cerebrale, non hanno avuto bisogno di aggiungere altro. «Vogliamo donare», è stata la richiesta della famiglia. Nella giornata di ieri il prelievo degli organi ha impegnato diverse équipe medico-chirurgiche sia a Pordenone che in diversi ospedali italiani. Il diciottenne, un ragazzone forte, sportivo, che amava tirar quattro calci al pallone nel campetto con gli amici, con il suo gesto estremo ha salvato sette vite. Un'altra quindicina di malati potranno recuperare la vista o risolvere gravi problemi di salute grazie al dono dei tessuti.


IL DOLORE


I genitori, straziati dal dolore, hanno il conforto della piccola comunità in cui vivono, un'unica grande famiglia che considera il ragazzo che hanno perso come se fosse stato un figlio, un fratello o un nipote. In questi giorni si è pregato e sperato in un miracolo. Tutti attendevano una notizia confortante, perchè è impossibile rassegnarsi alla perdita di un giovane di diciotto anni. Purtroppo ieri mattina hanno dovuto rassegnarsi, accettare il destino dello studente e una tragedia impossibile da prevedere. Non ci sono ancora indicazioni sull'ultimo saluto al ragazzo. Gli accertamenti disposti dalla Procura di Pordenone attraverso i carabinieri della Compagnia di Spilimbergo non hanno bisogno di ulteriori approfondimenti e non ci saranno ostacoli al rilascio del nullaosta alla sepoltura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino