Negoziante cinese tenta il suicidio salvato da assessore “leghista”

L'assessore Alain Luciani eletto nella Lista Bitonci
PADOVA - La vita gli deve essere apparsa insopportabile, i problemi irrisolvibili. E aveva deciso di abbandonarla tagliandosi le vene dei polsi e scegliendo come luogo il suo...

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PADOVA - La vita gli deve essere apparsa insopportabile, i problemi irrisolvibili. E aveva deciso di abbandonarla tagliandosi le vene dei polsi e scegliendo come luogo il suo posto di lavoro, ma è stato salvato grazie all'intervento di chi, ogni giorno, lo vedeva lavorare nel negozio di fiori in zona Mortise.


Autore del drammatico gesto un cittadino cinese di 36 anni, da tempo residente in città con la famiglia.



L'uomo, dopo l'orario di chiusura, si era recato nel negozio dove lavora come commesso, aveva chiuso a chiave la porta e si era seduto sulla poltrona dove si rilassava spesso durante la paura pranzo. Le luci erano accese e proprio questo particolare ha attirato l'attenzione dell'assessore Alain Luciani che stava rientrando a casa.



«Erano le 4 passate, ero esausto, tornavo dall'ospedale dove era nata da poco la mia prima figlia ma, come ogni commerciante, prima di rientrare sono passato davanti al mio negozio per dare una controllata - racconta - Ho subito notato la luce accesa nella fioreria e ho rallentato. Ho pensato ai ladri. Mi sono fermato, non è mai accaduto che le luci fossero accese la notte, mi sono avvicinato alla vetrina e ho visto che il dipendente era sulla poltrona. Sembrava assopito ma non c'erano segni di alcun tipo, tutto sembrava tranquillo nonostante l'orario».



Qualche ora dopo Luciani torna al suo negozio e nella fioreria le luci erano ancora accese. «È arrivata la proprietaria, la porta era ancora chiusa dall'interno e a terra vicino al dipendente si vedeva una pozza di sangue - continua Luciani - Subito è scattato l'allarme, sono arrivati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta e poi il 118 che ha portato l’uomo al pronto soccorso».



Il trentaseienne molto probabilmente avrà riflettuto per ore sulla sua situazione e sui problemi che lo affliggevano, dalla salute al posto di lavoro a rischio. «Una brava persona, laboriosa e gentile - commenta Luciani - Purtroppo si sarà sentito sopraffatto dai problemi per i quali ora spero verrà aiutato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino