Magistrato suicida con la foto del papà: «Perdonatemi»

Tiziana Nalotto e il luogo della tragedia
PADOVA - Nella tasca del giubbotto il cellulare spento, il portafoglio e la foto del papà, scomparso quattro anni fa. E proprio la tomba del genitore, su cui aveva lasciato dei...

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PADOVA - Nella tasca del giubbotto il cellulare spento, il portafoglio e la foto del papà, scomparso quattro anni fa. E proprio la tomba del genitore, su cui aveva lasciato dei fiori, nel piccolo cimitero di Villafranca, era stata l'ultima tappa di Tiziana Nalotto, il magistrato trentacinquenne che ha deciso di togliersi la vita domenica scorsa, gettandosi sui binari a due passi dal ponte sul Bacchiglione di Corso Australia.







Ai famigliari il giudice ha lasciato una lettera, ancora nelle mani del pm Orietta Canova. «Conosciamo il contenuto delle prime righe - spiegano i famigliari - nelle quali esprime tutto il suo bene per noi e per i suoi quattro nipotini. E ci chiede di perdonarla».



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Il Gazzettino