Malore sul sentiero per il Vandelli, trevigiano salvato dal Suem

Malore sul sentiero per il Vandelli, trevigiano salvato dal Suem
BELLUNO - L'elicottero del Suem è intervenuto sul Diedro dall'Oglio, Cima da Lago, dove un'alpinista di Bolzano, N. B., 47 anni, prima di una cordata, era...

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BELLUNO - L'elicottero del Suem è intervenuto sul Diedro dall'Oglio, Cima da Lago, dove un'alpinista di Bolzano, N. B., 47 anni, prima di una cordata, era volata per alcuni metri, sbattendo sulla cengia sottostante e riportando gravi politraumi. La scalatrice, che si trovava col compagno di cordata e altri due alpinisti avvicinatisi per portarle aiuto, è stata raggiunta dal tecnico del Soccorso alpino e dal medico dell'equipaggio sbarcati con il verricello.


Prestate le prime cure per un possibile trauma al volto e alla colonna, l'infortunata è stata imbarellata in parete e recuperata, per essere trasportata all'ospedale di Bolzano.

Attorno alle 11.30 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato dal 118 per un malore sul sentiero 215 che porta al Rifugio Vandelli. Salendo con altre persone, P. G.. B., 59 anni, di Pederobba (Tv), si era sentito male, impossibilitato a proseguire. Una prima squadra del Sagf di Cortina lo ha raggiunto, seguita poi da una seconda squadra. L'uomo è stato imbarellato e trasportato a spalla per una trentina di minuti seguendo un percorso di rientro più celere e meno affollato verso la Valbona, dove era potuta arrivare la jeep. Caricato sul fuoristrada, l'escursionista è stato poi portato all'ambulanza diretta all'ospedale per le cure del caso.


Alle 13.30 l'eliambulanza è volata sui ghiaioni alla base dei Lastoi di Formin, San Vito di Cadore, per un alpinista austriaco, C.H., 43 anni, che si era calato in corda doppia dalla Via Supertegolina quando, a seguito di un brusco movimento, si era fatto male alla schiena. Imbarcato con un verricello di 5 metri, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Belluno. Infine l'elicottero del Suem di Pieve di Vadore ha recuperato due rocciatori fermi in sosta sul 14° tiro della Via Navasa alla Rocchetta del Bosconero, Val di Zoldo. Dopo essere volato, il primo di cordata A.M., 26 anni, di Alzano Lombardo (BG), aveva riportato un possibile trauma cranico e alla caviglia. Entrambi gli alpinisti sono stati recuperati con un verricello di 50 metri e l'infortunato è stato portato all'ospedale di Belluno.
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Il Gazzettino