Stagione turistica in Friuli Venezia Giulia, crollo verticale dei numeri. A Lignano ombrelloni in subaffitto

Grado e Lignano stimano un calo del 20%: "Gli aumenti ci hanno tagliato le gambe"

Stagione turistica, crollo verticale dei numeri. A Lignano ombrelloni in subaffitto
Un disastro? È sicuramente troppo. Un tracollo? È ancora tanto. Certo è che il mese di luglio e i primi sette giorni di agosto hanno senza dubbio tradito le...

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Un disastro? È sicuramente troppo. Un tracollo? È ancora tanto. Certo è che il mese di luglio e i primi sette giorni di agosto hanno senza dubbio tradito le aspettative di albergatori, ristoratori, negozianti - e chi più ne ha, ne metta - dei territori in cui l’estate ha il sapore del guadagno. La mannaia ha colpito in particolare il mare, Grado e Lignano, ma pure la montagna non ha brillato. Certo è che neppure durante la pandemia, giorni tremendi, sui social e sui giornali di annunci non era capitato di leggere quello che appare ora.


IL SUBAFFITTO
A Lignano, tanto per fare un esempio, sono apparsi diversi annunci in cui veniva “subaffittato” l’ombrellone già prenotato per agosto. Intere settimane, ma in diversi casi pure le due centrali del mese di ferie per eccellenza. Segno evidente che le cose non stanno andando a gonfie vele. A rimarcarlo pure Paola Schneider, presidente regionale di Federalberghi che ha senza dubbio il polso della situazione. Da dati che l’associazione ha in mano, il calo c’è stato, con punte anche dl 20 per cento, dopo due mesi, maggio e giugno, sicuramente brillanti.


LA PRESIDENTE
Paola Schneider fotografa la situazione con quattro parole. «Possiamo dire - spiega - che questa non sarà una stagione da ricordare, nè tanto meno l’anno dei record». Un messaggio a chi, a inizio stagione, visti i lusinghieri dati di avvio, aveva spiegato che potrebbe essere l’anno buono per raggiungere i 10 milioni di turisti. Nessuna responsabilità della Regione, il suo l’ha fatto con la promozione e il battage, ma la presidente di Federalberghi innesta la marcia. «Cosa le devo dire? Siamo partiti benissimo, poi a luglio c’è stato l’arresto. Il meteo ha fatto senza dubbio il suo, abbiamo avuto più giorni di pioggia che di sole nel cuore dell’estate con un maltempo da fare paura. Ma non è tutto qui. Quello che veramente ha fenato tutto è stato l’aumento dei tassi di interesse. Tante famiglie hanno un mutuo e per pagare gli aumenti hanno dovuto fare delle scelte. Poi il costo della vita è schizzato e la gente una vacanza vera e propria non se la può permettere. Questa è la verità. Non tanto per il costo dell’albergo - va avanti - che ha avuto in incremento dell’8, massimo 10 per cento, ma per tutto il resto. Questo vale soprattutto per il mare, ma anche la montagna ha ricevuto un brutto colpo. Chi ha versato la caparra chiama e chiede di spostare la prenotazione a settembre, o addirittura anche più in là».


GLI STRANIERI
«Anche tedeschi e austriaci sono nelle nostre stesse condizioni, quindi alla frenata degli italiani si è aggiunta pure quella degli stranieri a noi più vicini. Anche le prenotazioni - va avanti - ristagnano. Dal 20, 25 agosto, c’è poco o nulla. Magari a settembre riprenderemo, ma adesso la situazione non è certo delle migliori». 


LA BEFFA


La presidente di Federalberghi fa ancora un affondo. «I tour operator stanno drenando i clienti con prezzi stracciati. Ce li portano via per mandarli all’estero, nelle grandi città e ovviamente stanno contribuendo a fare un danno. E come se tutto questo non bastasse la ministra del Turismo, la Santanchè, anzichè pubblicizzare le bellezze dell’Italia, racconta le meraviglie dell’Albania. Onestamente c’è poco da dire. Speriamo che settembre vada meglio, anche perchè per adesso si salvano solo le città d’arte, ma il nostro Friuli, pur avendo tesori importanti, non può certo competere».

 

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Il Gazzettino