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Il nemico da sconfiggere è l’inquinamento dell’aria. In particolare quello provocato da una sostanza, il benzopirene, riconosciuta a livello mondiale come altamente cancerogena. Il territorio è delicato, perché intrisa nella tradizione friulana c’è una “passione” atavica, quella per le stufe e i caminetti. Il problema, anticipato diversi mesi fa, riguarda però proprio le sostanze inquinanti che caminetti e stufe sono in grado di generare. Una quota in aumento nell’ultimo periodo, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e la crisi del gas. Ecco perché la Regione è intervenuta per provare a compiere un’impresa: limitare l’uso delle vecchie stufe e favorire l’acquisto di dispositivi moderni ed ecologici. Con un’ultima novità che farà felici i cittadini: cumulando i bonus i nuovi caminetti potranno diventare quasi gratis.
LA SVOLTA
«Dal 2024 - ha fatto sapere l’assessore Fabio Scoccimarro - sarà possibile ottenere un contributo da mille a quattromila euro per rottamare vecchie stufe e caminetti a legna e sostituirle con modelli più ecologici.
I DETTAGLI
«L’emendamento proposto istituisce una nuova linea contributiva destinata a intercettare in modo capillare l’ampia fascia di persone fisiche proprietarie di immobili adibiti a uso abitativo o titolari di diritti reali o personali di godimento sui medesimi che, per la generazione di calore e di acqua calda sanitaria, utilizzano dispositivi obsoleti e inefficienti sotto il profilo dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera - ha detto ancora Scoccimarro -. I 3 milioni di euro a bilancio verranno distribuiti nel 2024 ma potranno coprire spese di sostituzione degli impianti già sostenute dal 1° ottobre 2023. Inoltre sarà possibile il cumulo con contributi statali e detrazione, seguendo lo stesso principio del fotovoltaico, così che il costo per i cittadini sia potenzialmente pari a zero». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino