MORIAGO (TREVISO) - Usa l'alcool etilico per accendere la stufa a legna: ustioni di secondo grado per una pensionata di 64 anni, originaria di Sernaglia, e per il marito...
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L'ACCADUTO
Il dramma ieri intorno alle 13 in via Montello. Per S.E. da sempre casalinga, è una giornata come tante e con il marito si prepara per fare alcuni lavori in casa. La pensionata si accorge che il calore della stufa a legna sta iniziando ad affievolirsi e con una bottiglia di alcool prova a ravvivare la fiamma. Secondo una prima ricostruzione ci prova diverse volte, fino a quando una fiammata improvvisa le avvolge il torace e il volto. La 64enne in preda al panico tenta di spegnere le fiamme con le mani. E in suo aiuto accorre il marito, che si ustiona le mani a sua volta. È disperato davanti alle urla di dolore della moglie e chiama subito il figlio che si precipita nell'abitazione di via Montello.
I SOCCORSI
Sono momenti drammatici. Non c'è tempo da perdere e il figlio carica in auto mamma e papà e inizia la sua corsa disperata verso l'ospedale più vicino. Ma le ferite riportate dalla donna sono molto gravi, e la poveretta non riesce a sopportare il dolore lancinante che le sta devastando soprattutto il volto. Il figlio si vede costretto a fermare la drammatica corsa verso l'ospedale e ad allertare i soccorsi del 118: in un parcheggio all'altezza del cimitero attendono l'ambulanza che arriva in breve. Era stato allertato anche l'elisoccorso, soprattutto per le condizioni della donna, ma non è potuto intervenire per le condizioni meteo. La coppia caricata nell'ambulanza viene subito trasferita all'ospedale Grandi Ustionati di Padova dove si trova tutt'ora ricoverata con ferite gravi. I due non sarebbero in pericolo di vita. Secondo i primi accertamenti, sarebbe stato proprio l'alcol etilico a causare il ritorno di fiamma con cui la sessantaquattrenne si è procurata diverse ustioni sul corpo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino