Lettera sugli alpini e campagna di Russia, gli studenti del Liceo Berto bruciano la circolare della Donazzan: «E' revisionismo storico»

Il motivo? «Mentre la guerra in Ucraina va avanti la giunta regionale veneta pensa di commemorare la ritirata di Russia del 43 dell'Italia di Mussolini»

Studenti danno fuoco alla lettera dell'assessore regionale Donazzan
MOGLIANO (TREVISO) - Lettera sugli alpini e la campagna di Russia: dilagano le proteste tra gli studenti. La mail arrivata nelle scuole venete il 26 gennaio a firma...

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MOGLIANO (TREVISO) - Lettera sugli alpini e la campagna di Russia: dilagano le proteste tra gli studenti. La mail arrivata nelle scuole venete il 26 gennaio a firma Elena Donazzan sta suscitando reazioni di segno opposto nel mondo studentesco. Ieri, 1 febbraio, davanti al liceo Berto alcune copie della mail sono state bruciate. «Mentre la guerra in Ucraina va avanti la giunta regionale veneta pensa di commemorare la ritirata di Russia del 43, che segnò la fine dell'invasione nazista dell'Urss. In una circolare inviata alle scuole, impregnata di revisionismo storico, l'assessora Donazzan di FdI racconta che i soldati italiani combatterono in nome della patria. All'epoca questa patria era l'Italia di Mussolini che assieme a Hitler cercava di schiacciare il primo paese socialista al mondo» si legge in un comunicato del Fronte della Gioventù Comunista.

La denuncia delle scuole e la circolare bruciata

In seguito alla diffusione della circolare in più scuole si sono verificate azioni di denuncia da parte degli studenti, copie del documento sono state strappate o bruciate come è avvenuto ieridavanti al liceo Giuseppe Berto di Mogliano. «A chi pensa che questa propaganda storica passerà sopra le teste dei più giovani, noi rispondiamo con uno slogan chiaro: niente revisionismo nelle scuole» dichiara Francesca Rosa, militante del Fronte della Gioventù Comunista e studentessa del liceo Giuseppe Berto. Così rispondono alcune associazioni di studenti dopo che Donazzan ha scritto alle scuole dopo l'istituzione, con la legge del 5 maggio 2022, della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini. «Molteplici sono gli episodi di eroismo degli alpini che costellano la Seconda Guerra Mondiale, spesso sottaciuti o rimasti nella memoria individuale dei superstiti o tramandati attraverso il racconto degli anziani di famiglia - ha scritto Donazzan - è probabile che molti dei nostri ragazzi non abbiano una conoscenza approfondita della ritirata di Russia confido che nelle vostre scuole si possano promuovere momenti di riflessione». La lettera entra nei dettagli della campagna di Russia, evidenziando «il valore dei nostri soldati, che con abnegazione si sono battuti in nome della Patria». Donazzan continua, sottolineando che «purtroppo già nel mese di dicembre i russi dilagano accerchiando le divisioni posizionate più ad est». Un purtroppo che ha scatenato le polemiche.

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Il Gazzettino