Striscione giallo per Giulio Regeni: il centrodestra chiede di rimuoverlo

Striscione giallo per Giulio Regeni: il centrodestra chiede di rimuoverlo
TRIESTE - Era stato issato nel pomeriggio del 2 marzo di quest'anno: una grande scritta, nera su fondo giallo, ha resistito finora sulla facciata del Municipio in Piazza...

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TRIESTE - Era stato issato nel pomeriggio del 2 marzo di quest'anno: una grande scritta, nera su fondo giallo, ha resistito finora sulla facciata del Municipio in Piazza Unità sotto la torretta. Anche il Comune con l'allora Giunta Cosolini si era fatto parte attiva con lo striscione "Verità per Giulio Regeni" rispondendo all'appello della sorella del ricercatore di Fiumicello torturato e ucciso al Cairo. Striscioni e cartelloni simili campeggiano ancora su edifici e balconi in tutta Italia e anche all'estero. Con una mozione ad hoc, il centrodestra in Consiglio comunale ne chiede ora la rimozione.


L'iniziativa è sottoscritta da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord e Lista Dipiazza. In pratica la maggioranza che amministra la città sostenendo il sindaco Roberto Dipiazza. A denunciare l'iniziativa, con tanto di foto del documento su Facebook, è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Paolo Menis: «L'azione politica del centrodestra triestino: togliere dalla facciata del Municipio lo striscione "Verità per Giulio Regeni"».


Innanzitutto, viene premesso che la permanenza degli striscioni sulla facciata del Palazzo Municipale devono avere una "tempistica contenuta" poi, condividendo l'attenzione che l'amministrazione comunale debba prestare a tematiche anche di carattere nazionale e internazionale e ricordando che nel corso della precedente consiliatura lo striscione affisso in segno di solidarietà ai marò Latorre e Girone è stato esposto dai primi giorni di giugno 2012 alla fine del mese di agosto dello stesso anno, il centrodestra considera che "l'eccessivo prolungamento dell'affissione determina una sorta di assuefazione visiva da parte dei cittadini la cui permanenza sine die dello stesso non aggiungerebbe alcuna attenzione e di conseguenza non porterebbe alcun giovamento all'intento mediatico che ci si prefigge di ottenere se non l'effetto di indurre a ritenere il manufatto in questione, un mero ornamento a scapito del reale significato simbolico che a questo si deve dare".  Alla richiesta di rimuovere lo striscione viene fatta una contestuale di mettere con massima evidenza un banner di uguali contenuti dello striscione sul sito istituzionale del Comune. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino