La calata degli stranieri dopo mezzanotte: arrivi da Austria, Germania e Danimarca

La calata degli stranieri dopo mezzanotte: arrivi da Austria, Germania e Danimarca
JESOLO Riaprono i confini regionali e da ieri sulla costa sono arrivati anche i primi turisti stranieri. È l'effetto dell'avvio della fase 3, con il via libera agli...

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JESOLO Riaprono i confini regionali e da ieri sulla costa sono arrivati anche i primi turisti stranieri. È l'effetto dell'avvio della fase 3, con il via libera agli spostamenti tra le regioni. Per questo le strutture ricettive hanno iniziato a registrare un aumento di prenotazioni dall'estero ma anche i primi arrivi di ospiti d'oltralpe. Soprattutto dalla Germania, dove i viaggi verso l'Italia sono solo sconsigliati con tanto di corridoio per attraversare l'Austria e senza l'obbligo di quarantena una volta tornati a casa. 


EUROPA SENZA CONFINI
A farsi vedere sulla costa sono stati anche i primi austriaci, per i quali invece fino al 15 giugno rimane l'obbligo di trascorrere 14 giorni in quarantena o di effettuare il tampone una volta rientrati nel paese di origine. Ma ad arrivare sul litorale sono stati anche i primi turisti olandesi e i danesi mentre per il weekend è atteso l'arrivo di turisti francesi, nazione che in realtà non ha mai chiuso la frontiera con l'Italia. Tutti viaggiatori che hanno attraversato parte dell'Europa per trascorrere le loro vacanze nella costa veneziana. Di fatto un segnale importante, atteso da settimane dagli operatori che ora aspettano il 15 giugno come data di decollo della stagione. Senza dimenticare, dopo il boom di veneti dell'ultimo weekend, gli arrivi degli ospiti provenienti dalle altre regioni d'Italia. Ieri negli hotel aperti si sono visti i primi altoatesini e intere famiglie provenienti dalla zona di Trento con la prospettiva di un aumento di presenze per il prossimo fine settimane e arrivi da tutto il Nord Italia. In mezzo, tante storie significative, come quella di due coniugi austriaci che hanno viaggiato di notte, facendo sosta a cinque chilometri dal confine con l'Italia per attendere la mezzanotte e varcare la frontiera. O quella di una famiglia di turisti danesi che, non trovando dei tour operator nel proprio Paese, si è rivolta a un'agenzia della Repubblica ceca pur di organizzare il proprio viaggio verso il litorale e ottenere la prenotazione del soggiorno, requisito indispensabile per arrivare a destinazione, a Cavallino-Treporti. «La risposta che stiamo registrando dal mercato estero commenta Alessandro Sgaravatti, amministratore delegato del camping Union Lido è buona. Gli ospiti sono legati al nostro territorio e non vedono l'ora di tornarci, contiamo di registrare un aumento delle prenotazioni per il 15 giugno con l'apertura delle frontiere».

CRESCE LA FIDUCIA

Positivi i riscontri pure a Jesolo, dove le richieste di informazioni e le prenotazioni arrivano anche dall'estero. «Vogliamo essere fiduciosi dice Alberto Maschio, presidente dell'Associazione jesolana albergatori contiamo di avere un aumento delle prenotazioni con l'apertura delle frontiere». La questione dell'apertura dei confini tra stati esteri, è stata affrontata anche ieri sera nella riunione del G20s, il coordinamento dei sindaci delle 24 spiagge più importanti d'Italia che si sono riuniti per fare il punto della situazione sull'avvio della stagione. «Sull'apertura delle frontiere ha detto Roberta Nesto, sindaca di Cavallino-Treporti serve chiarezza e un'unità di intenti. L'atteggiamento dell'Unione europea deve essere uguale per tutti. Nelle nostre strutture sono arrivati i primi turisti stranieri, ma chiediamo al governo di avviare un'azione decisa, perché i nostri operatori ricevono ogni giorno richieste di informazioni da tutta Europa».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino