VENEZIA - L'età delle vittime è grossomodo la stessa, la tipologia di vaccino corrisponde e l'anno in questione combacia. La domanda dunque sporge spontanea: la...
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Certezze non ce ne sono, ma alcune testimonianze vanno proprio in questo senso. È un'anziana veneziana, oggi residente a Mestre, ad aprire una nuova pagina di questa struggente storia. Si chiama Eda Signoretto, è nata nel 1934 e per pochi mesi non ha fatto in tempo a conoscere la sorellina di tre anni e il fratellino di quindici mesi.
Danilo ed Eda (lo stesso nome dato poi alla sorella) morirono infatti nell'autunno del 1933, pochi giorni dopo aver fatto il vaccino contro la difterite. Una paralisi fulminante stroncò prima la bimba e poi il bambino, figli dell'allora calciatore del Venezia Mario Giovanni Signoretto. Stando ai racconti della famiglia Signoretto, nello stesso ospedale e negli stessi giorni morirono altri due bambini veneziani dopo l'iniezione della stessa sostanza. «All'epoca c'era molta paura per la difterite e i bambini furono sottoposti al vaccino in un ambulatorio del centro storico, probabilmente nella zona di San Rocco. Iniziarono a stare subito male, facevano fatica a mangiare e a stare in piedi. Furono ricoverati al reparto Malattie Infettive dell'ospedale alle Grazie, ma morirono soffocati dopo otto e dieci giorni». «A mia madre i dottori motivarono quella doppia tragedia tirando in ballo solo cause naturali: spiegarono che dopo il vaccino era subentrata una paralisi infantile. Ma penso che lei non se la sia mai bevuta fino in fondo».
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Il Gazzettino