Strage a Gorgo, l'ipotesi: una sterzata per evitare il sorpasso "per gioco"

GORGO AL MONTICANO - Una sterzata per evitare di essere sorpassati dall'auto degli altri quattro amici. Il contatto tra Polo e Bmw e il bolide che si schianta contro un...

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GORGO AL MONTICANO - Una sterzata per evitare di essere sorpassati dall'auto degli altri quattro amici. Il contatto tra Polo e Bmw e il bolide che si schianta contro un platano. Un testa-a-testa pestando l'acceleratore poi sfociato in tragedia. È la nuova ipotesi emersa in queste ore per spiegare la strage di Gorgo al Monticano, costata la vita a due ragazze residenti nel Trevigiano: Barbara Brotto, 17enne di Oderzo ed Eralda Spahillari, 19enne albanese di Ponte di Piave, mentre i rispettivi fidanzati Daniel Castelli, 18enne di Motta di Livenza (Treviso) e Mikele Tatani, 19enne albanese di Pravisdomini (Pordenone) restano in condizioni gravissime. La Volkswagen Polo, condotta da Gezim Qerosi, 18enne albanese di Annone Veneto (Treviso), potrebbe aver avuto un ruolo attivo nell'uscita di strada della Bmw. Cruciale, per spazzare via ogni dubbio, sarà la perizia cinematica che il sostituto procuratore Gabriella Cama disporrà nelle prossime ore. Con l'obiettivo di stabilire le modalità di collisione tra le due auto e se ci sia o meno un nesso di causalità tra il primo contatto e l'impatto fatale contro l'albero. Così da chiarire le responsabilità dei due conducenti: Tatani e Qerosi, indagati per duplice omicidio stradale. L'altra ipotesi di reato al vaglio della Procura è quella di omissione di soccorso visto che i quattro amici sono scappati dopo aver chiamato il 118. Sono stati rintracciati ore dopo dai carabinieri, nelle rispettive case. L'eventuale contestazione sarà a carico del solo conducente, non dei tre passeggeri.


Velocità, sorpassi, perché è successo l'incidente di Gorgo?


Quanto alla dinamica, le ipotesi sul tavolo sono due: Tatani in un sorpasso a velocità folle avrebbe urtato la Polo dell'amico per poi finire contro l'albero: questa la ricostruzione circolata nell'immediatezza dell'incidente. Ma in queste ore si fa strada una seconda ipotesi, ancora tutta da verificare, secondo cui la Polo potrebbe essersi spostata verso il centro della carreggiata mentre il bolide era in sorpasso. A quel punto Tatani avrebbe girato istintivamente il volante verso sinistra andando a sbattere un attimo dopo. I segni sulla carrozzeria dell'utilitaria (uno specchietto frantumato e dei graffi scuri vicino alla ruota anteriore sinistra) sarebbero compatibili con uno strisciamento. C'è poi un altro aspetto da considerare: se la Bmw avesse urtato la Polo ai 140 all'ora molto probabilmente l'avrebbe spinta fuori strada. Ma l'altra auto non c'era e questo ha impedito di cristallizzare subito la scena dell'incidente. Per questo sarà fondamentale la perizia. Anche l'esito dei test tossicologici sarà un tassello fondamentale per capire se i due conducenti guidavano sotto l'effetto di alcol o droga. Tatani ha fatto l'alcoltest ore dopo l'incidente, per cui i risultati potrebbero non rispecchiare le condizioni psico-fisiche di quando era alla guida.


Il culto del correre e delle gare fra auto


Mikele Tatani aveva il culto della velocità e delle auto di grossa cilindrata e in particolare per la Bmw 420 di papà, che poteva guidare regolarmente. Lui, quei bolidi che sfrecciano sulle strade li condivideva sul suo profilo TikTok. Tra i filmati anche quello di una gara su strada tra due auto. Sabato sera ha voluto emularla? È la domanda che si fanno in tanti. E sui social, proprio alla luce di quei video, insieme ai messaggi di cordoglio, non sono mancati i commenti spietati. «Dispiace però se l'è cercata», scrive più di qualche utente. «Se si è appassionati della velocità, si può andare in pista a correre in sicurezza, non per le strade», sottolinea un altro utente. Barbara Brotto invece di quella velocità aveva paura: nei video scherzosi postati su TikTok raccomandava al suo fidanzato di non correre.
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Il Gazzettino