Strage in Cadore, Angelika chiusa nel silenzio. Il padre: «Per mia figlia ho fatto tutto ciò che potevo». In arrivo il fratello Martin

BELLUNO -  Angelika Hutter quel giorno alla guida della sua Audi nera non stava bene. La conferma nella serie di episodi riportati nell'ordinanza del giudice per le...

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BELLUNO Angelika Hutter quel giorno alla guida della sua Audi nera non stava bene. La conferma nella serie di episodi riportati nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari, Enrica Marson, analizzati da Tullio Franceschini, psicoterapeuta, specialista in Psichiatria e in Criminologia clinica, perito e consulente tecnico dei tribunali di Belluno e Treviso. Premette: «Anche se la gravissima tragedia avvenuta richiederebbe un raccolto silenzio, da un punto di vista giuridico, è necessario valutare se l'imputata al momento dell'evento era capace di intendere e di volere».


L'ANALISI
«Nella serie di episodi riportati - afferma Franceschini - si possono notare degli elementi che inducono a pensare che la donna non stesse bene». E poi inquadra quel malessere, spiegando che Angelika aveva tanta rabbia: «Potrebbe essere affetta da un disturbo di personalità di livello medio-grave con prevalenti tratti aggressivi, che, in seguito ad una recente pesante frustrazione, ha causato una dissociazione o una recente pesante frustrazione». E lo psicoterapeuta Tullio Franceschini conclude: «Tutto questo potrebbe aver comportato in un soggetto con un "Disturbo di personalità" di livello medio un'aggressività tale da portarla ad accelerare rabbiosamente e a perdere il controllo del veicolo. Ma bisogna cercare conferme di quest'ipotesi ed essere certi del "valore di malattia" delle sue condizioni».

LA CAPACITÀ
Da quanto emerso quindi, in particolare partendo dall'episodio di Bolzano, quando si scagliò contro un commesso e la polizia, per Angelika potrebbe prospettarsi la incapacità al momento del fatto. «Non è così semplice - obietta il dottor Franceschini - ci sono diversi livelli di capacità. La capacità di intendere e volere può essere ridotta, che non ha valore ai fini dell'applicazione dell'articolo 88 (vizio totale di mente ndr) e 89 (vizio parziale ndr), ma anche grandemente scemata e assente. Sicuramente la donna stava male, ma quanto la sua capacità fosse ridotta questo deve essere accertato con tutta una serie di approfondimenti». «Le possibilità sono infinite - conclude il dottore -: certo alcune sono più probabili, altre lo sono meno, ma le possibilità ci sono. Mettiamo il caso, ipoteticamente, che le sia scoppiata la gomma: se il perito dice che l'auto ha avuto un problema tecnico, lei stava male sì, ma la causa dell'incidente è lo scoppio della gomma. È tutto da verificare. Per quanto mi riguarda prima di tutto avrei pensato a un discorso tossicologioco, alcol o droga (test risultati negativi ndr). Poi uno pensa a un disturbo, perché anche quello che è successo a Bolzano fa pensare che ci fosse qualcosa che non andava. Poi uno vede quanto era disturbata e di conseguenza quanto era ridotta la capacità di intendere e volere».

LA FAMIGLIA


Intanto il padre della 32enne tedesca ha appreso quello che è accaduto. Contattato dai giornalisti del quotidiano tedesco Bild ha spiegato di aver fatto tutto quello che poteva per la figlia. Il fratello dell'indagata, Martin, sta per venire in Italia e trovare Angelika.

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Il Gazzettino