BELLUNO - Il maltempo nel Veneto ha strappato, come una falce in un campo di grano, 100mila ettari di bosco e tra le "vittimè illustri" c'è l'abete...
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Mentre il ministro dell'Interno Matteo Salvini visitava le zone colpite dal maltempo dopo ben tre ore di volo in elicottero per raggiungere anche gli angoli più disparati del bellunese - non chiediamo nulla ma ricordatevi di noi ha detto una signora - proprio il Governatore Luca Zaia che lo accompagnava su un "campo" da cui non si muove da giorni, cercava una soluzione per questi tronchi esplosi, divelti e caduti ovunque, sulle case comprese a causa del vento. «Gli abeti caduti - ha detto Zaia con Salvini a fianco - dovranno avere una gestione rapida sull'asportazione e capire se sul mercato ci sia chi è interessante ad acquistarli e trasformarli in prodotti industriali». «Nel rispetto della legge faremo queste cose - ha aggiunto -. Poi con l'Università di Padova studieremo un piano di ripiantumazione dei boschi con alberi autoctoni ovvero larici, ciliegi selvatici, faggi, in modo che siano boschi molto più performanti di quelli di oggi».
Una soluzione che va peraltro a colmare un vuoto che con la fuga dalla montagna aveva portato alla proliferazione degli abeti a scapito di altre piante - dicono gli esperti - perché questi alberi hanno una 'radicazionè veloce e superficiale.
Il Gazzettino