Sulla Pontebbana il record di incidenti, ma è pericolosa anche l'A28: la "cartina" del rischio dell'Aci

Un incidente sulla Pontebbana
PORDENONE - Il lockdown riduce, com’era prevedibile, il numero di incidenti e di vittime della strada, mentre la statale 13 Pontebbana si conferma il tratto della rete...

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PORDENONE - Il lockdown riduce, com’era prevedibile, il numero di incidenti e di vittime della strada, mentre la statale 13 Pontebbana si conferma il tratto della rete viaria primaria più pericoloso, con il maggior numero di sinistri per chilometro, anche se nel 2020 il tratto che attraversa la provincia non ha fortunatamente registrato vittime. I dati sono quelli pubblicati annualmente dall’Automobil club italiano. La rilevazione riguarda tutti gli incidenti stradali verificatisi sulla rete stradale del territorio nazionale, verbalizzati da una autorità di Polizia o dai Carabinieri, avvenuti su una strada aperta alla circolazione pubblica e che hanno causato lesioni a persone, morti o feriti, con il coinvolgimento di almeno un veicolo.


I DATI


All’interno di questi dati vengono poi presi in esame quelli relativi alla rete viaria principale all’interno della quale lo studio inserisce undici tracciati. C’è da dire innanzitutto che, dei 472 incidenti che l’Aci registra nel 2020 in provincia di Pordenone, con dieci vittime, sono 106 quelli che si sono verificati lungo le strade principali, due dei quali mortali: uno di questi è accaduto sulla A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, l’altro sulla SS251 della Val Cellina. La rilevazione, tuttavia, calcola anche il numero di incidenti per chilometro di tracciato, nella parte naturalmente che si trova in provincia. E la maglia nera in questa classifica spetta, come anche in passato, alla statale Pontebbana, lungo la quale si sono registrati nel 2020, 41 incidenti, ovvero 1,11 incidenti per ogni chilometro di strada. A seguire, sempre con un’incidenza superiore a un incidente per chilometro, la 053 Postumia, che la statistica Aci inserisce nell’elenco relativo alla provincia di Pordenone per un brevissimo tratto, al punto che un solo incidente registrato nel 2020 porta l’incidenza a 1,02. Segue, con poco meno di un incidente per chilometro, cioè 0,97, l’autostrada A28, che di sinistri ne ha visti invece 28, con un indice di mortalità di 3,57. Inevitabilmente più alto, 5,56, l’indice di mortalità della 251 della Val di Zoldo e Val Cellina, con 18 incidenti e una vittima, ma con un tracciato che attraversa la Destra Tagliamento più corto rispetto a quello della A28. Seguono, nella classifica stilata dall’Aci, il raccordo autostradale di Pian di Pan a Fiume Veneto con due incidenti che determinano un rapporto di 0,53 sinistri per chilometro; la SS 464 - di Spilimbergo (sei incidenti e un rapporto di 0,26); la SS 251 - della Val di Zoldo e Val Cellina con 18 incidenti e una vittima, per un rapporto di 0,21; la Nsa 177 - Piandipan-Sequals (cinque incidenti, indice 0,19); alla pari con 0,18 incidenti per chilometro la Nsa 030 di Montereale Valcellina e la SS 463 - del Tagliamento (l’una con un incidente, l’altra con tre).


IL CALO


Un solo sinistro, infine, e un indice di 0,03 per chilometro per la SS 552 - del Passo Rest, mentre non si sono registrati incidenti nel 2020 lungo la SS 251 var - Variante di San Martino di Campagna. Gli altri numeri. Significativo il calo del numero complessivo di incidenti, in provincia e in regione, ancora prima del lockdown: nella Destra Tagliamento sono passati dai 726 del 2018 ai 681 del 2019; in Friuli Venezia Giulia, da 3.351 a 3.321 e poi a 2.344. nel 71,81 per cento dei casi sono coinvolte autovetture, nel 10,60 biciclette, nell’1,69 ciclomotori. Il maggior numero di vittime si concentra nella fascia d’età compresa fra i 55 e i 64 anni, in prevalenza uomini e nella maggior parte dei casi conducenti dei mezzi, seguiti dai pedoni, anch’essi della stessa fascia d’età o over 65. Ritornando al tema della localizzazione, il 20 per cento degli incidenti mortali avvenuto nel 2020 in provincia di Pordenone si è verificato sulle strade urbane, il 50 per cento su strade extraurbane secondarie. Seguono con il 10 per cento ciascuna le strade extraurbane principali, le autostrade e altre strade. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino