Sicurezza, il report dell'Aci: Conselvana e Centurie le strade con più vittime

Un incidente
PADOVA - Il bilancio è di 41 morti e 2.651 feriti. Le strade della provincia di Padova continuano a macchiarsi di sangue. Anche nel 2020, anno in cui gli spostamenti sono...

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PADOVA - Il bilancio è di 41 morti e 2.651 feriti. Le strade della provincia di Padova continuano a macchiarsi di sangue. Anche nel 2020, anno in cui gli spostamenti sono stati fortemente limitati a causa della pandemia, le persone hanno continuato a perdere la vita alla guida di auto e moto. Lo testimoniano i dati delle ultime statistiche dell’Aci (Automobile Club d’Italia) che ha pubblicato l’ultimo annuario statistico.

I numeri padovani sono in calo rispetto agli anni precedenti, a rigor di logica a causa dei minori spostamenti durante la pandemia, ma restano comunque alti. Nel 2020 si sono verificati in provincia di Padova 2.020 incidenti, 39 dei quali mortali. Hanno perso la vita 41 persone e 2.651 sono rimaste invece ferite. L’anno precedente, invece, i sinistri erano stati 2.830 di cui 66 mortali: 69 persone erano rimaste uccise e 3.799 ferite. Andando ancora più indietro, al 2018, si erano registrati 2.964 incidenti di cui 56 mortali: 58 morti e 3.969 feriti.
 

ARTERIE A RISCHIO
Una diminuzione, si diceva, nel 2020 che però non deve far abbassare la guardia se pensiamo che per la maggior parte dell’anno vigeva il lockdown e quindi gli spostamenti erano ridotti. E comunque il sangue ha bagnato le strade. Guardando più nel dettaglio tra le tabelle dell’Aci, ci sono diverse strade che risultano essere state più di altre teatro di incidenti. La Conselvana ha visto avvenire 12 incidenti nel 2020 e a causa di questi due persone sono morte tra Conselve e Bagnoli e altre 18 sono rimaste ferite. Altri due morti si sono registrati lungo la strada provinciale delle Centurie, tra Massanzago e Piombino Dese: qui sono avvenuti quattro incidenti e quattro sono i feriti. Invece 13 sono gli incidenti avvenuti nel territorio di Vigodarzere sulla Brentana, una persona deceduta. A causa dei sei sinistri avvenuti sulla strada provinciale di Sant’Ambrogio a Trebaseleghe 16 persone sono rimaste ferite e una ha perso la vita. E poi ancora è insanguinata la Bertipaglia a Maserà che ha visto sei incidenti, di cui uno mortale, con otto feriti.

La triste classifica prosegue con la strada provinciale Ca’ Borin a Baone (4 incidenti, un morto, 7 feriti), la Pisana in territorio estense (4 incidenti, un morto, 3 feriti), la strada provinciale di Pontecasale a San Pietro Viminario (due sinistri, un morto, tre feriti), la Porto ad Arzergrande (due incidenti, un morto e un ferito), la strada provinciale del Poeta in zona Cinto Euganeo (due incidenti, un morto e un ferito) e, infine, la Morosina a Villa Estense (un incidente mortale).



L’annuario statistico di Aci ha preso in considerazione anche altri temi come il parco macchine obsoleto. A livello nazionale, nel 2021, infatti, l’età mediana delle auto è di 12 anni e 2 mesi (4 mesi in più rispetto al 2020). Le euro 0-1-2 (che hanno almeno 19 anni) sono 7.232.410, poco meno di 1 su 5 (il 18% circa del totale); le rottamate, 1.491.282, presentano un’età mediana di 17 anni e 5 mesi (5 mesi in più del 2020). A quanto pare, dai rilievi di Aci, Il mercato auto appare sempre più un mercato di sola sostituzione. Nel 2021, infatti, le auto circolanti sono cresciute di sole 29 mila unità. Un quadro dovuto, probabilmente, al fatto che si è quasi raggiunto il punto di saturazione. Il rapporto autovetture/popolazione residente risulta, infatti, pari a 672 auto x 1000 abitanti. Se si considerano, invece, i veicoli nel loro insieme, il rapporto sale a 897 veicoli ogni 1.000 abitanti (entrambi valori in crescita rispetto al 2020). I due indici sono i più alti in Europa.
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Il Gazzettino