Zoldo, strada riaperta dopo un mese, ma ora il sindaco chiede garanzie

La strada della val di Zoldo poco dopo la riapertura
Riaperta alle 17 di ieri la 251. Per gli zoldani è finito...

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Riaperta alle 17 di ieri la 251. Per gli zoldani è finito l’incubo. Ma il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin non si rilassa, ci sono troppe questioni da affrontare quest’anno: saputa la notizia ha preso carta e penna per scrivere a prefetto, Regione e Ministro. Il 2021, d’altra parte, sarà decisivo per capire chi sarà il nuovo gestore della provinciale. L’annuncio del ritorno alla normalità per la Valle è stato diffuso ieri da Veneto Strade, attraverso una breve nota stampa. Poche righe, asciutte, per comunicare la fine del cantiere lungo la strada chiusa dallo scorso 5 dicembre, da quando una frana mossa dal maltempo aveva fatto cadere terra e massi sulla carreggiata rendendo pericoloso il transito. Non sarà un ripristino completo, per quello ci vorrà ancora del tempo. Per ora la via sarà transitabile in un’unica corsia, a senso unico alternato di marcia regolato da semaforo e consentito a mezzi fino a 24 tonnellate di peso. E’ comunque un ritorno alla normalità per gli zoldani, la cui quotidianità in queste settimane è stata messa in subbuglio dallo stato di semi isolamento in cui si è ritrovato il territorio. L’unica via di collegamento con la Valle, infatti, era il Passo Staulanza ma il tragitto imponeva tempi di percorrenza lunghissimi tanto da rendere necessario, per qualcuno, il trasferimento in casa di amici e di parenti a valle per poter raggiungere il posto di lavoro. “Purtroppo i lavori sono durati un po’ più del previsto a causa delle condizioni meteo avverse – spiega il Direttore Generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi – nevicate abbondanti hanno rallentato gli interventi di ripristino. L’importante è averla riaperta. Un grazie alle maestranze che non si sono fermate un giorno”. Anche il primo cittadino di Val di Zoldo ringrazia chi ha lavorato sul versante nelle scorse settimane e mette sul tavolo quello che sarà un tema da affrontare nei prossimi mesi: passare sotto la gestione di Anas o restare con Veneto Strade? “Ringrazio il nostro gestore per l’impegno profuso e ringrazio i rocciatori del Consorzio Triveneto rocciatori – le sue parole -. Adesso però si apre la pagina più importante della vicenda legata alla 251, la vera sfida inizia ora. Non dobbiamo dimenticarci del mese di viabilità chiusa, per questo intendo fin da subito portare su tutti i tavoli politici le istanze legate alla frana”. Detto fatto, non ha perso tempo. Ieri pomeriggio ha scritto una lettera indirizzandola a Veneto Strade, al governatore Luca Zaia, al Ministro dei Trasporti e al Prefetto. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sulla maggiore arteria di collegamento tra lo Zoldano e la valle, perché si arrivi ad una decisione buona per tutti. Su questo punto De Pellegrin è ancora combattuto: da un lato c’è l’attuale gestore con cui il sindaco ha sempre avuto un rapporto buono e che ha sempre dimostrato attenzione per la viabilità del suo territorio, dall’altra c’è Anas che, però, avrebbe sicuramente maggiore disponibilità economica per assicurare interventi, anche importanti, alla strada. "L'ultimo cantiere di rilievo è stato quello della rotonda di Igne - conclude De Pellegrin -, eppure ci sarebbe bisogno di un paio di gallerie e di paravalanghe, per mettere in sicurezza una volta per tutte il tratto".

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Il Gazzettino