Storie di sesso sui social, "assolta" l'infermiera Fanni: «Grazie a tutti, abbiamo vinto»

Fanni Guidolin, l'infermiera che parla esplicitamente di sesso nel suo profilo Instagram
TREVISO - «Abbiamo vinto. Potrò continuare come prima, tale e quale. Nessun limite e nessuna restrizione. Ha vinto la giustizia, avete vinto anche voi». Fanni...

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TREVISO - «Abbiamo vinto. Potrò continuare come prima, tale e quale. Nessun limite e nessuna restrizione. Ha vinto la giustizia, avete vinto anche voi». Fanni Guidolin ha annunciato così ai propri follower, senza trattenere le lacrime, la positiva conclusione degli accertamenti condotti dall’Usl della Marca. L’infermiera del centro stomie, responsabile della delegazione della Lilt di Castelfranco, potrà continuare a pubblicare video sulla sessualità sulla sua pagina Instagram, “fanni_greenlover”, seguita da oltre 15.800 persone. 

IL RICHIAMO

L’azienda sanitaria l’aveva formalmente richiamata sulla base di alcune segnalazioni che inquadravano quei video, registrati con uno stile del tutto informale, come inadeguati e non decorosi. Il 28 ottobre c’era stato un confronto tra il direttore generale Francesco Benazzi e la stessa Guidolin. L’Usl aveva preso atto dei chiarimenti forniti e si era riservata ulteriori approfondimenti. Fino a ieri, quando è arrivato il verdetto. «La dottoressa Guidolin potrà continuare nell’attività già espletata – specifica l’avvocato Fabrizio Scagliotti – nel rispetto, come è ovvio, del codice di comportamento dei pubblici dipendenti e, altrettanto ovvio, senza spendere il nome dell’azienda». La pace è stata sancita attraverso una nota congiunta firmata dall’Usl e da Guidolin. «Effettuati i necessari approfondimenti e preso atto delle argomentazioni della dottoressa Guidolin – si legge – le parti si danno atto che questa potrà continuare a esprimere la sua personalità e le sue opinioni avendo cura che siano mantenute nell’ambito dell’espressione di convinzioni e cognizioni personali, senza coinvolgimento del nome e della sua appartenenza all’azienda, e altresì nel rispetto dei doveri di continenza e delle regole dei codici di comportamento che presidiano il rapporto di lavoro pubblico». 

IL SEGUITO

L’infermiera, diplomatasi come consulente sessuale all’Aispa, associazione italiana sessuologia psicologia applicata, non nasconde la soddisfazione. Ha subito pubblicato un video su Instagram nel quale la si vede srotolare uno striscione dal tetto: «Grazie». Il riferimento è a chi l’ha supportata in queste ultime settimane. A cominciare dalle oltre 1.000 persone che le hanno inviato mail di sostegno, usate per dimostrare che la sua attività sui social è stata d’aiuto a molti. «Abbiamo vinto. Mi avete sostenuto, appoggiato, avete riconosciuto la mia professionalità, e tutto il lavoro che si nasconde dietro alla mia vita, ai miei video – ha spiegato Guidolin ai propri follower – ho perso il sonno, e diversi chili, ma non ho mai perso la speranza né le mie convinzioni. Mi avete scritto migliaia di messaggi. La dimostrazione che, come le rose, le donne mettono radici, sono resistenti e sopportano le avversità. Anche quando trattano argomenti sui quali studiosi hanno già posto molte attenzioni, come la sessualità. Questa vicenda lascia in me molte ferite. Che diventeranno cicatrici irreparabili – ha concluso – mi lascia incredula e senza parole. Mi ha cambiato. Dentro, profondamente. Per sempre». Il prossimo video è atteso già per oggi. 

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Il Gazzettino