TRIESTE - Una donna di 63 anni è deceduta all'interno della propria abitazione in via del Sale ed è stata trovata dai soccorsi con il telefono cellulare ancora...
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Una volta raggiunto il secondo piano ha iniziato a bussare alla porta. Dopo aver bussato e non aver ottenuto risposte, gli operatori hanno ricontattato la centrale unica per chiedere delucidazioni. L'operatore ha risposto - riferisce l'Ugl - che il processo della chiamata non era stato facile perchè la parte era poco collaborante, per cui non avevano informazioni aggiuntive da dare. Avrebbero però provato a richiamare il numero della parte che aveva chiesto l'intervento tanto è vero che oltre la porta gli operatori hanno sentito il telefono squillare a lungo senza che nessuno rispondesse. A quel punto è stato richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati in 15 minuti circa, per l'apertura della porta. Operazione che ha richiesto circa 25 minuti. Una volta entrato nell'appartamento, il personale sanitario ha trovato ormai deceduta la signora in camera da letto inginocchiata a terra. Nella ricerca dei parenti, si è scoperto che la donna aveva un marito domiciliato in via San Giovanni e un figlio residente in via Orlandini. «Rimane ora da capire - conclude il sindacato - quale sia stato il filtro effettuato da SORES per ridurre il codice di gravità "a fronte di scarsa collaborazione da parte della signora" e se un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvarne la vita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino