I lupi sbranano le pecora di famiglia Fluffy, Stefano Valdegamberi furioso su Facebook: «Maledetti ipocriti animalisti e politici romani inetti»

VERONA - Caccia ai lupi, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi torna alla carica. Due le novità. La prima è che la Commissione europea ha deciso che la...

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VERONA - Caccia ai lupi, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi torna alla carica. Due le novità. La prima è che la Commissione europea ha deciso che la popolazione del mammifero nel territorio dell'Ue è tale, in termini numerici, da non mettere la specie più a rischio e quindi l'esecutivo comunitario ha stabilito di portare lo status di conservazione da "rigorosamente protetta" a "protetta". Questo significa che la caccia può essere autorizzata, sia pur tenendo conto della conservazione delle popolazioni e fermo restando l'obbligo per gli Stati membri di lavorare per tutelare l'habitat dell'animale. Spetterà agli Stati membri regolamentare la caccia al lupo, in quanto responsabili dell'attuazione della direttiva Habitat, la normativa europea per la conservazione di flora e fauna selvatica.

La seconda novità è più "local": la mattina dell'Epifania nel giardino del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, a Badia Calavena (Verona), è stata sbranata «da uno o più lupi» la pecora "di famiglia" Fluffy. E tanto bastato al consigliere regionale per far ripartire la battaglia per il contenimento dei lupi. «Maledetti ipocriti animalisti e politici romani inetti che non mettete un limite a queste mattanze - si è sfogato Valdegamberi su Facebook -. I lupi hanno assaltato le mie due pecore all'interno del recinto di casa a 50 metri dalla scuola materna e a 80 metri dalla piazza del paese. L'altra pecora ha rotto il recinto per fuggire. Se qualcuno in paese la vede me lo faccia sapere. Mi dispiace per mia figlia perché ne fa una malattia tanto era attaccata a questi animali. Che tristezza».

Ieri Valdegamberi - dopo aver reso noto che «il branco di lupi è tranquillamente ritornato accanto a casa e ha consumato la parte rimanente della carcassa, portandosene via un pezzo e lasciando solo le ossa e la pelle» - è tornato alla carica pubblicando sui social un avviso: "Chi aveva le pecore o altri animali da allevamento e ha dovuto rinunciare (o pensa di rinunciare) all'attività (piccola o grande che sia) per colpa dei grandi predatori me lo faccia sapere».

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CRITICHE


Intanto il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, non solo contesta la decisione del'Ue di declassare lo status di protezione dei lupi («Mi impegno a combattere questa proposta, a sostenere la biodiversità e a proteggere i lupi dall'essere vittime di politiche miopi»), ma "interroga" anche il collega Vadelgamberi: «Le sue pecore erano in un recinto? E le reti del recinto erano sufficientemente alte? I ripari devono essere protetti. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino