Masterchef Callegaro querela Striscia: «Sono stato perseguitato»

Masterchef Callegaro querela Striscia: «Sono stato perseguitato»
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ROVIGO _ La vendetta è un piatto che va servito freddo. É per questo che il “Masterchef” Stefano Callegaro, cuoco adriese vincitore dell’edizione numero quattro del noto cooking show televisivo ha denunciato “Striscia la Notizia” per atti persecutori e diffamazione a mezzo stampa. I fatti, ben noti visto il clamore mediatico suscitato, risalgono ormai ad oltre un anno fa, quando il tg satirico ha dedicato numerosi servizi, 38 per la precisione, alla sua vicenda, di fatto accusandolo di aver mentito sulle proprie precedenti esperienze professionali. E così, dopo essere stato oggetto di simili ripetute attenzioni, Callegaro, che ora gravita su Milano dove ha una scuola di cucina oltre ad avere una propria trasmissione su “Alice”, oltre alle numerose ospitate in giro per l’Italia, è passato al contrattacco. La denuncia per lo stalking che avrebbe subito da parte di Striscia, si è indirizzata nei confronti di Antonio Ricci, autore e produttore, Salvatore Ficarra e Valentino Picone, che in quel periodo erano i conduttori, l’inviato Massimiliano Laudadio e David Rampone e Pier Luigi Crosa, due delle persone intervistate dal tg satirico che hanno riferito di aver lavorato con Callegaro, suffragando quindi la ricostruzione che fosse un cuoco professionista.

Il caso è stato assegnato al sostituto procuratore Monica Bombana. È a lei che è toccata la “patata bollente”, che tuttavia non ha riscontrato gli estremi per andare avanti con le indagini, tanto che ne ha chiesto l’archiviazione. Una scelta, alla quale Callegaro, assistito dall’avocato adriese Franco Portesan si è opposto, presentandosi di persona ieri mattina in tribunale per l’udienza di fronte al giudice per le udienze preliminari Alessandra Martinelli. Che, dal canto suo si è riservata la decisione. «Speriamo di poter riuscire a far valere le mie ragioni – commenta Callegaro il cui volto lascia ancora trasparire l’agitazione per tutta la vicenda – è stata una vera e propria persecuzione andata aventi per mesi, con veri e propri agguati. Io da questa storia, completamente falsa, sono stato pesantemente danneggiato. Per il pm si è trattato di satira. A me non ha fatto ridere e in quel momento ho vissuto, insieme alla mia compagna, momenti di agitazione e disagio. Il mio sogno si stava trasformando in un incubo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino