Morto a 13 anni nel pozzo, condannati 2 addetti alla sicurezza e 8 persone rinviate a giudizio

Stefano Borghes e il pozzo
GORIZIA - Due addetti alla sicurezza condannati, otto persone rinviate a giudizio e un patteggiamento. È l'esito dell'udienza preliminare del processo per la...

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GORIZIA - Due addetti alla sicurezza condannati, otto persone rinviate a giudizio e un patteggiamento. È l'esito dell'udienza preliminare del processo per la morte di Stefano Borghes, il 13enne morto a luglio 2020 dopo essere caduto in un pozzo a Gorizia. Il bambino era morto mentre partecipava a una gara di orienteering organizzata nel Parco Coronini Cronberg durante un centro estivo. Il direttore della Fondazione Coronini Cronberg, Enrico Graziano, ha concordato con il pm Ilaria Iozzi una pena di 1 anno 11 mesi e 10 giorni con la sospensione condizionale, richiesta accolta dal giudice.

I due tecnici responsabili del piano sicurezza Federico Costadura e Matteo Turcutto hanno chiesto il rito abbreviato e sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 8 mesi e a 2 anni. Per entrambi  non è stato possibile applicare la sospensione condizionale e ciascuno dovrà versare una provvisionale di 50 mila euro alla famiglia del 13enne. Sono stati invece rinviati a giudizio tutte le altre persone coinvolte nell'indagine: il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, come presidente di diritto della Fondazione Coronini Cronberg e i rimanenti componenti del Curatorio della stessa Fondazione: Marco Menato, l'assessore regionale Tiziana Gibelli, Raffaella Sgubin, Maddalena Malni, Maurizio Boaro, Bruno Pascoli e Simonetta Bonomi. La prima udienza è stata fissata il 13 gennaio 2023. 

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Il Gazzettino