Stazione di Padova. Arriva in treno da Milano: scatta il controllo, aveva 76 ovuli in corpo

Stazione di Padova. Arriva in treno da Milano: scatta il controllo, aveva 76 ovuli in corpo
PADOVA - I militari della Finanza hanno notato fra i numerosi passeggeri in transito nella stazione di Padova un giovane uomo che era appena sceso da un treno proveniente da...

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PADOVA - I militari della Finanza hanno notato fra i numerosi passeggeri in transito nella stazione di Padova un giovane uomo che era appena sceso da un treno proveniente da Milano. Il soggetto, risultato poi essere di nazionalità nigeriana e residente a Catania, viaggiava da solo con un piccolo bagaglio a mano e, appena percepita la presenza del personale della Guardia di Finanza, ha lasciato trasparire uno stato di agitazione e di nervosismo che si è acuito a seguito della formale richiesta dei documenti e del motivo del viaggio intrapreso.


Il nigeriano, sempre più insofferente al controllo, è caduto più volte in contraddizione nello spiegare il perché del proprio itinerario, tanto da insospettire ulteriormente i Finanzieri che hanno deciso di sottoporlo a perquisizione, nel corso della quale però non è stata rinvenuta droga. I militari hanno comunque deciso di condurre l’uomo in caserma perché il sospetto che potesse essere un “ovulatore”, ovvero che occultasse della droga all’interno del proprio corpo, era davvero concreto in ragione delle circostanze, dell’atteggiamento dell’uomo e delle numerose contraddizioni in cui era caduto.

Infatti, giunti in caserma, nel negare ripetutamente di detenere sostanze stupefacenti, l’uomo continuava a manifestare una crescente agitazione, tanto che i militari hanno ritenuto opportuno far sottoporre il nigeriano ad accertamenti medici. Quindi, con l’assenso dell’interessato e previo concorde parere del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Padova, il sospettato è stato condotto all'ospedale di Padova, dove è stato sottoposto ad esami radiografici e TAC: nel corpo del predetto sono stati individuati 76 ovuli, che dopo qualche ora, grazie a specifici trattamenti farmaceutici, sono stati espulsi naturalmente ed analizzati, rilevando che tutti contenevano eroina o cocaina purissima.


Nello specifico, 570 grammi di eroina e 281 grammi di cocaina, droghe “pesanti” particolarmente dannose per l’organismo umano, che sul mercato avrebbero fruttato circa 200 mila euro. Per questi motivi, il responsabile, sentita anche l’Autorità Giudiziaria, è stato tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e associato presso la casa circondariale di Padova in attesa di giudizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino