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CORTINA (BELLUNO) - Si è riaccesa la luce al bar Pierosà, la casettina di legno, nei prati sotto il “Picheto”, il pendio sul quale generazioni di sciatori hanno imparato, nel vecchio comprensorio di impianti e piste di Staulin, dismesso da anni. Da una settimana è al lavoro la giovane ampezzana Jessica Marigo, 22 anni, che gestisce il locale, riaperto dopo un paio di anni di chiusura: «Sono molto giovane, ma ho già una certa esperienza – racconta la ragazza- perché mi sono formata all’istituto professionale alberghiero, che ho frequentato qui a Cortina, poi ho lavorato al rifugio Scoiattoli, alle Cinque Torri, e ho fatto quattro anni al ristorante El Camin, con Fabio Pompanin e Lorena Lorenzini, quindi una stagione a Jesolo».
LA PROPRIETÀ DEL BAR
Il locale è di proprietà di Nicoletta Marassi, moglie di Guido Barilla; la famiglia di imprenditori ha la casa poco lontano dal bar di Pierosà. «Contiamo di tenere aperto tutto l’anno, non nella stagionalità - aggiunge Jessica – ma tutte le decisioni vengono prese dalla proprietà.
LE PRECEDENTI STRUTTURE
Su quello stesso pendio, negli anni Ottanta, ci furono i primi esperimenti di innevamento artificiale a Cortina; si allestì una pista per lo sci in notturna, con l’illuminazione artificiale; si provò persino a posare speciali materiali per lo sci estivo, su fibre di plastica. Poi però è sopravvenuto il declino. Prima ha chiuso la seggiovia per Staulin, poi le due sciovie di Pierosà, quella piana, per i principianti e i bambini, e quella ripida. Il locale che ha riaperto in questi giorni è stato dato per una quindicina di anni a un altro gestore, poi c’è stata la chiusura. E ora la ripartenza, affidata a una giovane che dimostra capacità professionali e volontà imprenditoriale. «Mi darà una mano un altro giovane, che si chiama Benjamin Panerel Luna, nelle giornate in cui prevedo che ci possa essere più lavoro», racconta Jessica.
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